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SAW TOOTH WAVE
Forma d'onda periodica, caratterizzata da transizione lineare fra due livelli, e decadimento istantaneo a fine ciclo. Secondo il metodo analitico di Fourier, questa legge dinamica equivale alla sintesi di elementari oscillazioni sinusoidali di frequenza multipla della fondamentale. La progressione dei fattori è aritmetica e teoricamente infinita (x1, x2, x3, A, x5, ... ), mentre le ampiezze corrispondenti hanno rapporto inverso (1, :2, 3, :4, :5, ... ). Un esempio: assumendo come fondamentale un segnale di 100 Hz e ampiezza di valore unitario, il 120 componente della progressione armonica avrà una frequenza di 1200 Hz ed una ampiez za ridotta ad 115. La sawtooth è una delle forme d'onda tradizionale dei circuiti di generazione, tanto audio che sub‑audio (v. anche FOURIER TRANSFORM, FUNDAMENTAL, HARMONIC, WAVEFORM).

SCALING Dispositivo che consente una regolazione arbitraria dell'ampiezza intervallare (dei pitch) fra gli estremi di una tastiera, con conseguente anomalo frazionamento della scala. Infatti, siccome il numero di tasti ovviamente non muta, dalle regolazioni + o ‑ dello Scaling, risultano scale macro-micro intervallate (v. JUST INTONATION, TEMPERAMENT).

SCHMITT TRIGGER Circuito idoneo a tradurre in impulsi di trigger tutti gli attacchi di segnali di ingresso, a condizione che superino una soglia d'intensità prefissata dall'operatore (v. THRESHOLD LEVEL, TRIG). Il processo in questione è utile a sincronizzare inviluppi, passi sequenziali, ecc.... con eventi audio esterni, di origine disparata.

SCOPE Abbreviazione di oscilloscopio

SCROLLING Così è detto lo spostamento verticale di una lista di informazioni, che appare in uno schermo video. L'intervallo minimo di spostamento è pari ad una linea.

SELECT Selezione di un comando, registro, programma, funzione, parametro, preset.

SELF‑OSCILLATION Auto‑oscillazione. Fenomeno per cui in certi circuiti, filtri in specie, si innesca una manifestazione oscillatoria, a frequenza determinata da certi parametri impostati (es.: cutoff di un filtro). La ragione di ciò sta nel segnale (anche la semplice turbolenza di fondo) che entra in una spirale viziosa in‑out‑in‑out... subendo una progressiva amplificazione, per autointerferenza costruttiva (v. anche FEEDBACK, POSITIVE FEEDBACK RESONANCE).

SEQ‑SEQUENCER Modulo elettronico destinato a produrre eventi elettrici in successione temporale, idonei a pilotare circuiti controllati in tensione, quali VCO, VCF, VCA, ecc.... oppure attivabili mediante impulsi di trigger e gate.
La cadenza di successione può essere controllata da un clock interno/esterno e anche, talvolta, manualmente. Le linee di sequenza possono anche essere multiple e scorrere in parallelo. Se un sequencer è di tipo analogico la calibratura degli eventi CV si compie manualmente, per lo più a mezzo di potenziometri a cursore, o manopola.
Il tipo digitale, viceversa, richiede la fissazione in memoria dei dati sequenziali, mediante vari tipi di  procedure (v. ad esempio: REAL TIME, STEP BY STEP). Solo il tipo, digitale consente la codifica agile, permanente ed esatta, di eventi sequenziali numerosi. Un sequencer può comparire come modulo autonomo, correlabile con altre unità, od anche essere incorporato in apparati più complessi.

SEQUENCE Sequenza. Insieme di eventi elettrici destinati all'esecuzione automatica (ma anche manuale, in taluni casi) secondo una organizzazione temporale prefissata (v. anche SEQUENCER).

SERIAL Seriale. Modalità di ordinamento temporale di singoli even!i che si avvicendano in serie. E normale che ci si riferisca, in questo contesto, a dati in codice digitale.

SEQUENTIAL ACCESS Accesso sequenziale. Condizione per cui dei dati vengono trasmessi e acquisiti in input uno alla volta, in successione seriale.
Trasmissione seriale di dati (v. SERIAL)

 
 

SET Insieme. Il termine indica, ad esempio, il complesso di comandi allestiti per produrre un certo stato operativo.
Altrimenti, con esso si può anche intendere un determinato raggruppamento omogeneo di registri, preset, comandi, e così via (es.: selettori di ritmo, selettori di timbri strumentali, comandi per procedure di programmazione, comandi per procedure di trasferimento dati ... ).

S/H‑SAMPLE & HOLD Letteralmente: campione‑tenuto. Circuito al cui ingresso si immette un segnale a tensione variabile per essere automaticamente campionato, ossia trasformato in un segnale con dinamica a gradini. Ciò avviene mediante la fissazione dei livello di tensione (campione) coincidente con l'impulso d'un clock.
Il campione, s'intende, viene mantenuto fino al ciclo successivo, il cui impulso iniziale determina un nuovo campionamento. Maggiore è la frequenza di clock, ovviamente regolabile, tanto più la sagoma dei segnale in output si approssima a qualla dei segnale in input, il quale, secondo un costume ormai abusato, è un noise, idoneo al prelievo di campioni imprevedibili. Normale è però anche l'immissione di segnali subsonici i quali, per la lentezza d'escursione si prestano alla ponderabilità dei campionamento. Il segnale d'uscita ha innumerevoli applicazioni, nel controllo dei più svariati circuiti. Ad esempio, pilotando un VCF con enfasi alta si producono rigurgiti, ebollizioni, gocciolii,  ecc... Pilotando un VCO, invece, se ne possono ricavare pseudo arpeggi, od anche arpeggi regolari purché le frequenze in giuoco (VCO e Clock) siano opportunamente rapportate e vincolate stabilmente. li clock, che cadenza il campionamento, deve ovviamente oscillare velocemente rispetto al segnale di cui si desideri ricostruire la dinamica., sia pure a segmenti. Interessante è anche la risoluzione a gradini, dei normali segnali d'inviluppo (v. anche APERIODIC SIGNAL, CLK, NOISE, SUBSONIC).

SHIFT Spostamento, scorrimento. Il termine può essere riferito allo slittamento di fase d'un segnale, oppure sta ad indicare la commutazione tra due o più ordini di funzioni, come accade di norma con tastiere alfanumeriche (es.: shift per la commutazione dei caratteri maiuscoli/minuscoli).

SI‑SERIAL INPUT Input d'accesso per dati seriali (v. SERIAL, SEQUENTIAL ACCESS).

SINGLE TRIGGER Condizione, per la quale l'innesco dei trigger da tastiera è riservato alle sole note d'attacco, quindi escluso nelle esecuzioni legate. Condizione alternativa è l'innesco incondizionato (v. MULTIPLE TRIGGER).

SKIP Salto. li termine sta generalmente ad indicare quella particolare funzione dei sequencer o composer, che consente l'ommissione di determinati steps, anche se prorammati (v. SEQUENCER, STEP).

SLOPE Pendenza. Indice di incremento/decremento di una grandezza in funzione di un'altra. Il valore si esprime in percentuale (v. anche ROLL OFF).

SO‑SERIAL OUTPUT Output per il prelievo di dati seriali (v. SERIAL).

 
 

SINE WAVE Forma d'onda sinusoidale, così detta poiché il suo decorso dinamico è analogo alla legge di variazione del seno, in una funzione circolare. Secondo il metodo analitico di Fourier (v. FOURIER TRANSFORM) qualunque tipo di forma dinamica, sia pure caotica, è derivabile dalla concomitanza di oscillazioni semplici, ossia di sinusoidi in determinato rapporto di frequenza e ampiezza. Il segnale sinusoidale costituisce l'elemento rimario della sintesi additiva (v. ADITIVE SYNTHESIS, HARMONIC, WAVEFORM).

SOFTWARE Insieme deii programmi, ovvero delle istruzioni che determinano il comportamento specifico d'un computer, nell'ambito dei possibilismo della sua circuítazione (v. HARDWARE). Scherzosamente, potremmo dire che il software rappre senta una sovrastruttura... culturale dei computer (la mentalità, sto per dire) e come tale è plasmabile, labile e coercibile!

SOURCE Sorgente, circuito di provenienza di determinati segnali audio, o di controllo, o d'informazione digitale, ecc...
SPLIT Divisione della tastiera in uno o più settori, gestiti secondo specifici criteri d'assegnazione di voci e programmi timbrici. Naturalmente, la gestione è automatica e regolamentata da appositi algoritmi selezionabili dall'utente (v. ALGORITHM, ASSIGN, PRIORITY).

SQUARE WAVE Onda quadra. Segnale periodico, caratterizzato dal semplice alternarsi di due livelli distinti, di cui quello inferiore equivale a zero (ma non necessariamente). L'onda quadra è arcinota quale forma efficace per la sintesi di timbri di strumenti ad ancia, quali il clarinetto e simili (v. PERIODIC, WAVEFORM).

STATIC FILTER Filtro regolabile manualmente ma non modulabile mediante tensioni di controllo (v. CV, VCF).

STEP Passo di programmazione, evento univoco d'una sequenza. Uno step comprende un numero vario di informazioni (tono, durata,
accento, trig, gate .... ) a second della complessità dei sequencer (v SEQUENCE, SEQUENCER).

SUB‑ARMONIC Sub‑armonica Componente d'un segnale periodi co, di frequenza sottomultipla rispet to alla fondamentale (v. FUNDA MENTAL). Nei sintetizzatori è talvol ta presente un circuito divisore d frequenza che estrae e poi ampI1fic~ una sub‑armonica dei segnale pe renderne più denso e pregevole i timbro.

SUB‑AUDI0 Evento oscillatorio d frequenza inferiore all'ambito audio compreso tra 16 Hz e 20 KHz. Ir genere, questi segnali inaudibili tra dotti' o generati elettricamente, s usano quali modulanti di vari para metri elettroacustici (v. CV).

SUBTRACTIVE SYNTHESIS Sinte si sottrattiva. Tecnica intesa a deri vare diverse forme d'onda, median te l'attuazione più o meno drastic~ (fino all'inibizione) di component armoniche di segnali, rielaborati de nnnnirtuni filtri. Questo è il sistema di sintesi pú utilizzato nei sintetizzatori tradizionali, specie analogici, tanto in modo dinamico che statico (v. EQ, F. VCF).

 
 

SUBSONIC Subsonico. Evento oscillatorio caratterizzato da frequenza inferiore al range audio (v. anche SUB‑AUDIO). Nei sintetizzatori, gli eventi subsonici sono uti I Izzati per modulare vari parametri acustici (frequenza, ampiezza, ... ) essendo indirizzati al controllo di circuiti quali VCO, VCA, ecc... (v. anche LFO, MODULATION).
SUSTAIN Fase S, ovvero livello stazionario di un segnale d'inviluppo (v. ADSR, ENVELOPE). In senso pianistico, invece, per sustain s'intende l'effetto di prolungamento dei suono, anche a tasto rilasciato, per effetto dei disimpegno dei feltri smorzatori, tramite il ben noto pedale damper. L'equivalente effetto, nei sintetizzatori, è distinto come fase R (v. RELEASE).

SWEEP Segnale di controllo ciclico o transitorio, idoneo a modulare i parametri più svariati. Il termine, a quanto mi risulta, è stato coniato nel Glossario allegato al RHODES CHROMA, con l'intento di distinguere il tipo di generazione digitale dei computer interno da quello di circuiti analogici tradizionali (v. EG, LFO).

SWITCH TRIGGER Dispositivo che genera impulsi di trigger, mediante corto‑circuitazione a massa dell'elettrodo positivo del disposìtivo stesso (v. TRIGGER).

SYNC‑SINCHRONISATION In senso generale, il termine indica un processo di sincronizzazione di eventi elettrici ed elettroacustici generati da distinte unità. Tale processo si avvale di dìspositivi per l’indirizzo parallelo d'un segnale di scansione, grazie al quale si può stabilire una intenzionale correlazione temporale tra eventi diversi, quali steps sequenziali, inviluppi, patterns ritmici, commutazione programmi, ecc... (v. CLK). In senso molto specifico il termine SYNC individua un dispositivo che attua una relazione pilotaschiavo fra due oscillatori. L'oscillatore pilota indirizza un impulso per ciclo, all'osciliatore schiavo, forzandone il reset ossia la ricaduta in fase zero, con conseguente ripresa sincrona dei ciclo. Nonostante questo vincolo, però, i controlli di pìtch dell'oscillatore schiavo continuano ad avere effetto nell'ambito timbrico. Ciò perché il punto d'incidenza dell'impulso che innesca il reset, varia anche in funzione della distensione-condensazione dei periodo proprio, risultandone più o meno alterata la forma d'onda. Insomma attivando il SYNC, le modulazioni di frequenza dell'oscillatore pilota hanno effetto sul pitch e sul timbro dell'osciliatore schiavo mentre le modulazioni di frequenza di quest'ultimo hanno effetto sul proprio timbro e basta (v. anche FR. FUNDAMENTAL, PERIODIC, R, WAVEFORM).

SYNCHRONOUS SYSTEM Sistema raccordato ad un generatore centrale di impulsi (v. CLK) idoneo a sincronizzare la produzione di eventi e l'attivazione - disattivazione di funzioni delle singole unità del sistema (v. anche SYNQ).

SYNTAX L'insieme di regole che organizzano logicamente un l'inguaggio, sia pure finalizzato al dialogo con computers e macchine cibernetiche in genere.

SYNTH‑SYNTHESIZER Macchina progettata per la generazione, elaborazione e controllo di segnali elettroacustici.

 
 

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