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    Manuale guida al nastro magnetico e ai registratori cassette-bobine    
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Ossido di ferro, cromo, ferro puro Guida al nastro magnetico
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Ossido di ferro, cromo, ferro puro - che tipo di nastro debbo scegliere ?

Sensibilità, risposta in frequenza e premagnetizzazione sono, è vero, i soli criteri d'importanza per quanto concerne l'intercambiabilità, tuttavia si consiglia di non fare uso “alla cieca” di tutti i nastri che vengono a portata di mano, perché non tutti i radioregistratori e registratori a cassetta sono in grado di sfruttare le prerogative di qualità offerte da un nastro di elevate prestazioni.

Qualità e materiale delle testine, potenza di premagnetizzazione dell'oscillatore, rumore e distorsione dell'elettronica NF circoscrivono molto spesso un livello di qualità limitato per il quale sarebbe una pazzia adoperare nastri di elevate prestazioni.

Ciò dicasi in modo particolare per i radioregistratori e per i registratori a cassetta, perché con i registratori a bobina con il nastro migliore si ottengono anche i migliori risultati.

Le cassette vengono oggi suddivise secondo quattro tipi unificati di nastro: ossido di ferro (tipo I),
biossido di cromo o “surrogato” (tipo II),
ferrocromo (tipo III) e
ferro puro (tipo IV).

L'ossido di ferro è il “pigmento” tradizionale dei nastri magnetici e con determinati tipi di nastro, ad esempio con i nastri per registratori a bobina, viene impiegato ancor oggi senza eccezione.

Anche nella tecnica della “cassette”, questo tipo di nastro è molto popolare e si trova a disposizione sotto diverse sigle: “normale”, “LN” o “LH”.

La gamma dei nastri all'ossido di ferro delle diverse marche va dal nastro “da due soldi” al nastro di elevate prestazioni per alta fedeltà, che può tener testa anche ai tipi migliori al cromo.

Il nastro all'ossido di ferro non ha bisogno di correnti molto alte per la magnetizzazione ed anche per quanto concerne il registratore non pone particolari esigenze.

Con radioregistratori portatili ad altoparlanti incorporati si dovrebbe fare uso esclusivamente di nastri all'ossido di ferro eliminando gli altri tipi più cari.

Anche con i registratori HiFi più economici si consiglia l'impiego di nastri all'ossido di ferro. Il fatto che si consigliano nastri all'ossido di ferro per i registratori più semplici, non vuol dire che essi siano di qualità inferiore rispetto a quelli al cromo.

AI contrario! Sui tipi più semplici e più economici di radioregistratori, il cromo dà risultati meno soddisfacenti del ferro.

Chi possiede un apparecchio della classe HiFi, può prendere in considerazione anche la scelta di nastri al cromo. Questi nastri sono indicati soprattutto per musica classica con grande dinamica d'orchestra (owiamente disponendo di un registratore di qualità).

Nella musica Rock, la dinamica non ha grande importanza quanto la captazione dei “picchi” anche più alti, fin quasi ai limiti della distorsione.

Chi non conosce perfettamente le caratteristiche del proprio registratore e vuole evitare la confusione dei nastri al cromo, dovrebbe opportunamente fare uso dei tipi di nastro al ferro.

Chi è disposto a pagare anche qualcosa di più per una perfetta qualità del suono, dovrebbe in ogni caso scegliere la cassetta al metallo puro.

Questo tipo di nastro è caratterizzato da una migliore e più ampia presenza dinamica delle basse e delle alte frequenze.
Attenzione, però! Anche tra i registratori di marca esistono modelli che non sono in grado di sfruttare tutte le prerogative del nastro al metallo puro.

Questo tipo di nastro richiede una corrente più alta per la premagnetizzazione e testine di materiale magnetico di alta qualità. Una premessa condizionale, tuttavia, è che il Vostro apparecchio possegga un selettore nastri per la registrazione. La riproduzione può aver luogo anche sulla posizione High per nastri al cromo.

Un breve richiamo per quanto concerne il formato delle cassette (C 60, C 90, C 120). Una regola fondamentale dice: tanto più sottile è il nastro quanto più lunga è la registrazione, ma altrettanto grave è anche il pericolo di danneggiamenti irreparabili del nastro.

La cassetta C 60 ha una sola mezz'ora di registrazione per lato, ma in compenso il nastro è molto più robusto. La cassetta C 90 ha uno spazio di registrazione di un'intero LP per lato e lo spessore del nastro è ancora tale da garantire una sufficiente sicurezza contro danneggiamenti meccanici.

Questo formato è consigliabile, praticamente, per tutti gli usi. La cassetta C 120 è da impiegarsi solo se strettamente necessario, come ad esempio quando si voglia registrare una lunghissima conferenza o qualcosa di simile.

Lo stesso può venir detto per i nastri a bobina. Il nastro spesso è a disposizione in quattro spessori: 50microm per uso professionale, 35 pm per i casi normali (il cosidetto nastro a lunga durata), 25 micro m e 18 micro m per registrazioni estremamente lunghe.

La maggior parte dei registratori a bobina a tre motori sono regolati sul tipo di nastro a lunga durata e di regola non si dovrebbe scendere sotto a questo spessore.

 

 

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