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DALL'ANALOGICO
AL DIGITALE |
III.
STRUMENTI MUSICALI ELETTRONICI |
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Per tali
apparati e' necessaria una sesta classe definita: "apparecchiature
elettroniche per musica".
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A-a) Gli elettronici polifonici sono in grado di produrre simultaneamente tutte le frequenze costituenti la loro estensione. in questo tipo di strumento le oscillazioni sono generate in continuazione e vengono convogliate all'altoparlante (tramite l'amplificatore) solo quando i tasti vengono premuti. A-b) Gli elettronici semipolifonici sono strumenti che possono produrre solo un certo numero di frequenze, inferiori di molto al numero dei tasti di cui sono dotati. A-c) Gli elettronici monofonici sono gli strumenti in grado di produrre una sola frequenza alla volta perché dotati di un solo oscillatore, la cui frequenza varia in funzione del tasto premuto. Tra essi: onde Martenot, tereminofono, e strumenti di recente fabbricazione impropriamente definiti "sintetizzatori". B)
Caratteristica degli strumenti elettronici elettromeccanici e'
invece la presenza di elementi mobili che, spostandosi a frequenza controllata
nell'ambito di campi magnetici o elettrostatici, generano variazioni di
correnti elettriche indotte (legge di Faraday, Lenz).tra gli strumenti
elettromagnetici troviamo l'organo
Hammond, e le chitarre elettriche; tra gli elettrostatici
il piano elettrico Wurlitzer e l'organo Dereux. C)
Gli strumenti elettronici combinati nascono dall'elaborazione del suono
di strumenti tradizionali tramite microfono e apparecchiature elettroniche.
ogni strumento tradizionale se adoperato con un microfono rientra in questa
categoria.
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A-a) GENERATORI ELETTRONICI: - OSCILLATORI: circuiti elettronici che forniscono una corrente alternata (oscillante) la cui frequenza si misura in hertz e determina l'altezza dei suoni; - GENERATORI DI RUMORE: Generano in rapidissima successione casuale, tutte le frequenze udibili. A-b) GENERATORI ELETTROMECCANICI: - TRASDUTTORI: Che trasformano l'energia meccanica in tensione elettrica, come si e' già' visto a proposito degli elettrofoni elettromeccanici. B) ELABORATORI: -FILTRI: Sono predisposti alla modifica dei timbri; -AMPLIFICATORI: Per il controllo dell' intensità dei segnali; -MODULATORE AD ANELLO (Ring Modulator): Dispositivo che ricevendo due frequenze all'ingresso, ne produce all'uscita la somma e la differenza sopprimendo le frequenze originarie. C) CONTROLLO. Definiamo con questo termine la possibilità' dei dispositivi di ricevere ordini tramite variazioni di tensione elettrica (voltage control). D) STOCCAGGIO. Il materiale proveniente da generatori può' essere stoccato per elaborazioni successive; in questi casi il dispositivo di stoccaggio permanente più consueto e' il registratore magnetico (hard disk). E) RILEVAMENTO DATI. Per
controllare alcuni parametri del suono si adoperano vari strumenti di
misura. F) MISTI Il sintetizzatore e' l'apparato misto più' diffuso incorporando nella sua struttura solitamente modulare diverse apparecchiature di generazione e di elaborazione del suono. a seconda del numero di note emesse simultaneamente anche i sintetizzatori si dividono in monofonici e polifonici. Quest'ultimi in continua evoluzione costruttiva grazie al maggior interesse dei musicisti agli strumenti elettronici e all'avvento delle tecnologie digitali che permettono la produzione di sintetizzatori polifonici perfetti a basso costo. |
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