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    Manuale guida al nastro magnetico e ai registratori cassette-bobine    
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L'equalizzazione Guida al nastro magnetico
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L'equalizzazione

Captando il segnale elettrico subito dietro al dispositivo di regolazione del livello di modulazione e trasmettendolo tale e quale alla bobina della testina di registrazione si avrebbe uno spettro sonoro cupo e sordo, inservibile per una registrazione.

Per diverse ragioni fisiche, i toni alti imprimono meno magnetismo sul nastro dei toni bassi. Il suono contemporaneo, ad esempio, dei piatti e del tamburo verrebbe udito in riproduzione solo come tamburo, se la perdita dell'intensità sonora non venisse “compensata” elettricamente nel registratore.

Questa amplificazione dei toni alti rispetto ai toni bassi viene chiamata "equalizzazione" ed ha lo scopo di consentire la riproduzione con la stessa intensità sonora con la quale ha avuto luogo la registrazione.

Se ciò riesce o meno, si pub constatare dalla curva della "Risposta in frequenza", cioè viene evidenziato schematicamente da sinistra a destra l'aumentare delle frequenze di un suono e dal basso verso l'alto l'aumentare del suo volume. Nel caso ideale, la curva della “Risposta in frequenza” è una linea retta.

Nella pratica si hanno però sempre divergenze più o meno rilevanti, specialmente con le frequenze molto basse e molto alte. Queste divergenze vengono indicate in "Decibel", la cui sigla è "dB". Con questa unità di misura vengono espresse le differenze di intensità sonora.

Un errore di "Risposta in frequenza" di 1 solo dB viene percepito molto bene dall'orecchio umano, però non è di grande disturbo. La risposta in frequenza oltre ad essere lineare dovrebbe possedere una grande estensione, possibilmente fino alte alte frequenze. L'orecchio giovanile è in grado d'ascoltare frequenze fino a 20 kHz.

Queste frequenze estremamente alte s'incontrano però, ben di rado in un brano musicale. Nella pratica, la risposta in frequenza di un registratore, che si sviluppa linearmente fino ai 15 kHz. è più che sufficiente.

Una risposta lineare in frequenza soddisfacente si ottiene procedendo all'equalizzazione, vale a dire, procedendo all'amplificazione delle alte frequenze, in registrazione o riproduzione.

Un'equalizzazione in registrazione ha però lo svantaggio di portare troppo vicino ai limiti della distorsione armonica, con la conseguenza che brani di musica ricchi di alte frequenze risultano “smorzati” e piatti.

Un'equalizzazione invece in riproduzione amplifica anche il rumore ad alta frequenza del nastro, che diventa un vero e proprio disturbo.

I tecnici si sono accordati su un compromesso: l'equalizzazione viene eseguita in due tempi e precisamente in parte durante la registrazione e in parte durante la riproduzione.

L'equalizzazione in riproduzione ha luogo secondo valori unificati in base a norme internazionali, per consentire l'impiego di nastri di diverso tipo senza che debba verificarsi distorsione armonica o perdita d'intensità sonora.

L'equalizzazione in riproduzione viene espressa secondo una “costante di tempo”, che è di 120 micros (leggi: microsecondi) per le cassette ali' ossido di ferro e di 70 micros per tutte le altre cassette.

Per i nastri a bobina, la “costante di tempo” é di 90 micross se la velocità del nastro é di 9,5 cm/s, e di 50 micros se la velocità è di 19 cm/s. Con i registratori a bobina, l'equalizzazione viene commutata automaticamente con il cambio della velocità; con i registratori a cassetta, invece, l'equalizzazione viene inserita e rispettivamente commutata con il selettore dei tipi di nastro. L'equalizzazione in registrazione non segue norme unificate.

In generale, essa viene registrata dai diversi costruttori in modo tale che, con determinati tipi di nastri, il registratore possa raggiungere una risposta in frequenza sufficientemente lineare e soddisfacente.

Nastri di diversa marca hanno assai spesso valori differenti di risposta in frequenza, per cui si consiglia di fare uso possibilmente dei tipi di nastro raccomandati dal costruttore del registratore.

Per i diversi tipi di nastro (cromo, ossido di ferro, ecc.) e per le diverse velocità del nastro è richiesta anche un'altra equalizzazione di registrazione, che viene però inserita con lo stesso selettore per la equalizzazione riproduzione (che sui registratori a cassetta é indicato a volte con “EQ").

 

 

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