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    Manuale guida al nastro magnetico e ai registratori cassette-bobine    
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Caratteristiche dei nastri Guida al nastro magnetico
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Quali sono le caratteristiche del nastro magnetico

Di grandissima importanza per la qualità del suono è in ogni caso la “composizione” dello strato magnetico del nastro. Quali caratteristische sono, fra l'altro, importanti per una qualità del suono soddisfacente ?

Un aspetto da non trascurarsi è quello rappresentato dalla risposta in frequenza. Il limite della distorsione sonora dovrebbe essere alto il più possibile, mentre altrettanto basso dovrebbe essere il rumore del nastro.

Un secondo aspetto, anche questo molto interessante, è rappresentato dalla dinamica del nastro. Tutte le cassette hanno una capacità di magnetizzazione molto limitata per le alte frequenze, molto più che per le medie e per le basse.

Il limite della distorsione armonica non è uguale per tutte le frequenze, ma diminuisce in proporzione del loro aumentare. Però anche qui esistono differenze tra i diversi tipi di nastro e tra le diverse marche. La differenza d'intensità sonora tra il “picco” di un'alta frequenza (10 kzH), che il nastro riesce ancora a captare, e il rumore stesso del nastro viene definita “dinamica”. Tanto migliore è la dinamica, quanto migliore è il nastro.

Una cattiva dinamica si manifesta, ad esempio, con la caduta delle sibilanti in brani vocali o parlati. Un forte “sc” diventa un debole “ff”. Un'altra caratteristica importante è l'omogeneità e l'uniformità dello strato magnetico.

Il segnale registrato non deve “oscillare” e non deve avere improvvisi “Drop 0uts” (caduta del livello), anche se solo brevissimi, perché altrimenti la riproduzione sarebbe tremolante ed afona, come se ad un cantante fosse caduta improvvisamente una briciola in gola. Un simile difetto porta al cosiddetto “fruscio di modulazione”. Strati di rivestimento magnetico irregolari e non omogenei del nastro generano una specie di ronzio di fondo, che aumenta e diminuisce con la dinamica delle frequenze. Durante le pause musicali questo ronzio non si sente, ma toglie al suono chiarezza e brillantezza.

Un nastro magnetico registrato, sia esso su bobina che in cassetta, ha la tendenza ad automagnetizzarsi. Ciò vuoi dire che i singoli avvolgimenti del nastro si magnetizzano l'un l'altro fino ad un certo grado, imprimendosi a vicenda una parte della registrazione. In riproduzione, questi segnali copiati diventano percettibili e disturbano in modo paticolare quando vanno a cadere nelle pause musicali. Questo fenomeno si chiama "effetto copia" ed è maggiormente critico sui registratori a bobina per via dell'alta velocità, mentre con le cassette è meno saliente.

L'effetto copia dipende anche dallo spessore del foglio in poliestere. I nastri sono molto più soggetti a questo fenomeno, però anche la "composizione" e lo spessore del rivestimento magnetico del nastro hanno la loro importanza per la soppressione dell'effetto copia.

Dopo frequente uso di una cassetta o di una bobina, sulle testi-ne e sulle guide si riscontra una specie di sporcizia formata da piccolissime particelle dello strato magnetico del nastro. Questo fenomeno viene chiamato "Usura da abrasione” o semplicemente "Abrasione" e dipende sia dal materiale e dal tipo di superficie delle testine, che dalla „composizione” dello strato magnetico del nastro.

I nastri di alta qualità posseggono oggi un'elevata resistenza all'abrasione. Un altro fenomeno, che però non deve venir scambiato con l'abrasione, è quello dell'usura delle testine.

Nastri con superficie ruvida e grossolana esercitano sulle testine un effetto come di carta vetrata, le quali, con il passar del tempo, diventano rugose, con la conseguenza che debbono venir cambiate.

Su molti registratori a cassetta vengono oggi adottate testine di diverso materiale: ferrite per le testi-ne di cancellazione e Sendust per quelle di registrazione/riproduzione, che per la loro durezza meccanica garantiscono una più lunga durata.

Critica diventa la situazione con gli apparecchi a bobina. Su di essi vengono adottate testine di materiale magneticamente perfetto ma di poca resistenza meccanica, per cui una lunga durata delle testine può venir garantita soltanto con l'impiego di nastri di alta qualità.

Un'altra caratteristica specifica del nastro, di grande importanza con i registratori a bobina, è il comportamento del nastro in avvolgimento. Durante l'avanzamento o il riavvolgimento veloce, i registratori a tre motori imprimono al nastro una velocità tale, che a volte le singole spire „scappano” verso l'altro o verso il basso.

Un avvolgimento irregolare può portare, in riproduzione, ad un difetto di Azimuth e gli spigoli del nastro possono venir danneggiati irreparabilmente. Questa è fra l'altro la ragione per cui diversi tipi di nastri di alta qualità sono rivestiti dello strato magnetico solo su un lato, mentre sull'altro c'è una sostanza piuttosto ruvida, amagnetica, elettroconduttiva per una migliore adesione delle singole spire (dorso mattato).

La conduttività elettrica di questo rivestimento ha Io scopo di evitare scariche elettriche all'impiego di bobine metalliche.
Risposta in frequenza e sensibilità non devono essere considerati come criteri assoluti per la qualità di un nastro, però è molto importante che anche queste caratteristiche armonizzino con il vostro registratore.

Questa armonia tra nastro e registratore si ha ogni volta che risposta in frequenza e sensibilità più si avvicinano ai valori dei "nastri di misura".

Solo nella categoria dei nastri al "Cromo” la situazione è ancora molto confusa e nastri e registratori delle diverse marche differenziano tra di loro in modo ancora rilevante.

Per evitare a priori un possibile malinteso sia detto che nastri unificati a livello internazionale, in base ai quali vengo testati e regolati i registratori, stabiliscono caratteristiche precise solo
per quanto concerne l'intercambiabilità, vale a dire: premagnetizzazione, sensibilità e risposta in frequenza.

Non tutti i nastri, quindi, che si orientano ai nastri di riferimento posseggono caratteristiche qualitative soddisfacenti! Le norme in oggetto lasciano al fabbricante di nastri sufficiente libertà, - con intensa opera di ricerca e di sviluppo e con rigorosissimi controlli di qualità, - di produrre nastri con caratteristiche specifiche di gran lunga superiori a quelle dei nastri di riferimento.

 

 

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