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Piccolo corso guida al Sintetizzatore Analogico
 
 
Sezioni

SINTETIZZATORE TASTIERA SENSIBILITA' AL TOCCO

Descrizione
Circuiti di generazione
L'amplificatore
Il filtro
Il controllo in tensione
Flessibilità del sistema
Monofonico Polifonico
Programmabile Preset
Digitale o Analogico
Split e Double
Sensibilità al tocco
Sequencer e Arpegg
Data Entry

Sintetizzatore Analogico Korg MS-20

Sensibilità al Tocco

Su un organo, o su vecchi sintetizzatori monofonici, i tasti sono essenzialmente degli interruttori on/off. Non fa differenza la velocità o la forza con cui vengono premuti o se, una volta premuti, ci si appoggia sopra, il suono sarà sempre lo stesso.

Oggi, però, le tastiere offrono vari generi di sensibilità al tocco. Questa può essere molto comoda per aggiungere delle nuances espressive alla musica, però può essere necessario allenarsi a controllare con le dita la risposta della tastiera che non è mai come quella di un pianoforte.

Ci sono due tipi base di sensibilità al tocco.

Velocity Pressure Sensitivity

Con velocity sensitivity un sensore elettronico misura quanto velocemente il tasto è stato percosso ed usa questa informazione per controllare vari aspetti del suono. Su alcuni pianoforti elettronici questo parametro è assegnato al volume sonoro della nota suonata. Su sintetizzatori più complessi è possibile assegnare la velocità al controllo di più parametri.

Alcune tastiere dinamiche sono pesate in qualche maniera, altre no. In una tastiera pesata vengono usati dei leveraggi, molle o pesi per simulare il tipo di resistenza al tocco propria del pianoforte. Va considerato che l'hardware impiegato in questo tipo di sintetizzatori ne fa salire considerevolmente il prezzo; una tastiera pesata può essere utile se siete già dei pianisti, per farvi sentire di più a vostro agio, ma ricordate, non sarà mai la stessa esatta cosa di un pianoforte.

Pressure Sensitivity

La sensibilità alla pressione, Pressure Sensitivity, è completamente differente dalla precedente.

In questo caso, appoggiandosi più o meno pesantemente alle note premute è possibile modificarne il suono.

La sensibilità alla pressione può essere monofonica o polifonica. Negli strumenti come lo Yamaha DX 7 (monofonica), c'è un solo sensore, una striscia che corre lungo tutta la tastiera, e premendo più forte una nota di un accordo, l'effetto investirà tutte le altre note.
Nella sensibilità polifonica (estremamente più costosa a realizzarsi) ogni tasto ha il suo sensore.

Di solito è possibile aprire il filtro, modificare, la velocità di un vibrato o modulare l'intonazione di un oscillatore.

 

 
 
 
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