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Piccolo corso guida al Sintetizzatore Analogico
 
 
Sezioni

FLESSIBILITA' DEL SISTEMA (del sintetizzatore)

Descrizione
Circuiti di generazione
L'amplificatore
Il filtro
Il controllo in tensione
Flessibilità del sistema
Monofonico Polifonico
Programmabile Preset
Digitale o Analogico
Split e Double
Sensibilità al tocco
Sequencer e Arpegg
Data Entry


Finora, descrivendo questi circuiti è stata mantenuta una grande schematicità dei collegamenti.

ADSR Inviluppo EGNel caso di una configurazione di base si avrà il controllo di frequenza e la generazione di trigger da tastiera applicabili alla catena V.CO-V.C.F.-V.C.A./E.G.: ad ogni tasto premuto corrisponderà una certa frequenza coordinata ad una frequenza di taglio del V.C.F. e ad un inviluppo dinamico prestabilito.

Ma bisogna pensare che la presenza su quasi tutti i moduli di "porte" che consentono i più svariati tipi di modulazione e di connessione,unitamente alla presenza di più moduli di uno stesso tipo separati tra di loro ( ad es. 2 o più V.C.O., VC.F., V.C.A., E.G. ecc.) permette una grande flessibilità del sistema.

E' il caso del generatore di inviluppo che può essere indirizzato, oltre che al V.C.A., anche al V.C.O. e al V.C.F.

Se applicato al V.C.O. determina una evoluzione della frequenza nel tempo funzione dei valori impostati di A.D.S.R.

Se applicato al V.C.F. vincola lo spostamento della frequenza di taglio ai valori di A.D.S.R. e determina quindi una evoluzione del contenuto armonico di un suono.

Una configurazione più complessa permette di indirizzare tre diversi A.D.S.R. (ciascuno con valori a scelta) ai tre moduli:

Un circuito avente espressamente funzione di controllo in voltaggio di altri moduli è l'oscillatore a bassa frequenza (Low Frequency Oscillator=L.F.O.).

LFO oscillatori a bassa frequenza

Esso genera frequenze sub-audio (0.1-20 Hz circa) ed è di solito dotato delle forme d'onda tipiche degli oscillatori audio: sinusoide, triangolare, quadra, dente di sega.

 

Se applichiamo una sinusoide di 1 Hz (1 periodo/sec.) al V.C.O. essa fornisce una variazione di frequenza il cui periodo è uguale a quello dell'oscillatore a bassa frequenza: otterremo perciò un vibrato (modulazione di frequenza) con 1 periodo al secondo; se la frequenza dell'L.F.O. è di 10 Hz il vibrato avrà un periodo di 10/1 sec.=1/10 sec.

Se la frequenza dell' L.F.O. viene indirizzata al V.C.A. essa produrrà variazioni di ampiezza periodiche del segnale audio secondo modalità identiche a quelle appena esposte per la frequenza e l'effetto sarà di tremolo (modulazione di ampiezza).

Usando l' L.F.O. come modulatore di un V.C.F. si avranno variazioni periodiche del contenuto armonico del suono in transito nel filtro il cui profilo è funzione del tipo di forma d'onda modulante.

Tra gli elementi modulanti compresi in un sistema analogico ricordiamo anche un circuito capace di generare tensioni casuali (Random) e la possibilità di modulare i circuiti controllabili in tensione mediante il rumore.

 
   
   
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