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La manutenzione degli strumenti a fiato
 
Trattate il vostro strumento con cura meticolosa.
Se mantenete il vostro strumento perfettamente pulito e lubrificato, sarà sempre in perfette condizioni per lungo tempo. Trascuratelo e vi troverete ad affrontare un gran numero di problemi.
 
 

Prendendo spunto da un manualetto preparato dalla Conn, prestigiosa fabbrica americana di strumenti a fiato, abbiamo redatto un testo che spiega come si può mantenere in perfetta efficienza uno strumento a fiato: come pulirlo, come intervenire direttamente (quando è possibile) per risolvere piccoli problemi, come usarlo.

In questa prima parte ci occupiamo della pulizia e della cura delle meccaniche; in una successiva puntata tratteremo l'individuazione e la riparazione delle anomalie.

Ovviamente, nostro intendimento non è quello di insegnare ciò che è... ovvio per i professionisti; vogliamo soltanto essere d'aiuto a quanti hanno da poco iniziato lo studio e l'uso dei fiati.

 
Gli strumenti a fiato e ad ancia necessitano di una manutenzione particolare.

Da questo momento in avanti, dovete prendere in considerazione e tenere in mente cinque cause di rischi:

1) - L'umidità
2) - La traspirazione
3) - La saliva
4) - I sali dell'acqua
5) - Sostanze «estranee»

 

L'umidità provoca rotture e corrosioni

Sax Clarinetto Fluto manutenzione strumenti a fiatoE' di vitale importanza tenere l'umidità il più possibile lontana dal vostro strumento.

L'accumulo di umidità causa corrosione delle parti in argento/nichel e di argento, e fa arrugginire i componenti di acciaio.

Quando l'umidità evapora dalle parti in legno, il legno si rompe creando fessure e screpolature.

Asciugate completamente e perfettamente il vostro strumento alla fine di ogni esecuzione, sia essa una prova o una performance vera e propria.

Se necessario, ponete bene in evidenza, all'interno della custodia un biglietto che vi ricordi di fare questa operazione ed assicuratevi che, sempre all'interno della custodia non manchi mai un panno morbido e pulito per poter asciugare immediatamente lo strumento.

La traspirazione danneggia i metalli

La traspirazione (il sudore delle vostre mani) contiene: acido butirrico, lattico e idroclorico; tutti dannosissimi per i metalli.

Alcune persone hanno una traspirazione talmente acida che possono addirittura causare buchi nei punti dove le loro mani toccano continuamente lo strumento.

Le traspirazioni di alcune persone possono essere alcaline, ma anche queste sono dannose come quelle acide.
Dovete quindi proteggere il vostro strumento dalla traspirazione.

Usate piccoli pezzi di pelle, plastica, stoffa o altro materiale simile da applicare su questi punti per creare uno scudo protettivo, ma ricordate di pulire perfettamente le superfici dello strumento prima di applicarvi queste protezioni.

Inoltre sempre dopo ogni esecuzione, non dimenticate di pulire il vostro strumento per eliminare ogni traccia della vostra traspirazione.

Anche la saliva è acida

Nella saliva è sempre presente l'acido carbonico e, in relazione al cibo che mangiate e alle condizioni igieniche della vostra bocca, si possono creare anche altri acidi.

Questi acidi, intaccano particolarmente le saldature leggere.

L'unico sistema per prevenire questo tipo di danno è quello di pulire perfettamente lo strumento anche all'interno.

I sali sono abrasivi

Nella saliva sono presenti anche dei sali chimici che possono intaccare lo strumento.

Quando la parte umida evapora, essi rimangono e sono visibili in quanto si trasformano in una sostanza bianca e polverosa che funziona come un abrasivo.

Se non si eliminano immediatamente, questi sali possono creare graffi sulla superficie dello strumento.

Anche l'acqua «dura» ha un contenuto altissimo di questi sali, quindi togliete sempre e completamente ogni traccia di umidità ogni volta che avete usato lo strumento.

 
 

Flauto traversoLe sostanze «estranee» influiscono negativamente sulla tonalità

Se non si eseguono pulizie periodiche ad uno strumento a fiato, si potrà trovare, all'interno di esso, una notevole quanto sorprendente quantità di sostanze organiche.

Queste si accumulano velocemente soprattutto nei piccoli angoli e curvature dello strumento.

Ciò non è di per se dannoso, ma può essere la causa di uno strumento «stonato».

Se queste sostanze si accumulano là dove si forma il «nodo» dell'onda sonora di una certa nota, quella nota suonerà aspra, se si accumuleranno in un «antinodo», la nota suonerà piatta.

Gli accumuli di queste sostanze esercitano effetti negativi anche sul suono vero e proprio degli strumenti ad ancia.

I fori, soprattutto i più piccoli, si chiudono rapidamente a causa di queste sostanze estranee.

I clarinetti con un pessimo Si(b) o quelli che non rispondono al secondo registro hanno sempre il tubo metallico del portavoce ostruito di sporcizia e unto. Anche il sudiciume provocato dalle dita si accumula negli altri fori aperti.
Quindi anch 'essi necessitano di pulizie periodiche.

Per la pulizia del vostro strumento vi serviranno:

Acqua «dolce» tiepida o acqua distillata,
Sapone neutro,
Alcune garze pulite e asciutte,
Una cordicella robusta
Uno scovolino per strumenti musicali o un nettapipe.

Vi serviranno anche i seguenti prodotti per la lucidatura:

Strumenti non laccati: un soffice panno di flanella, gesso di buona qualità, alcool denaturato.

Strumenti argentati: polish di buona qualità in pasta o liquido per oggetti in argento, o una miscela di alcool/gesso. Un panno di flanella soffice.

Strumenti dorati:
un lucidante per gioielliere, un soffice panno di flanella.

 
 
 

COME PULIRE LO STRUMENTO

Non usate mai acqua e sapone per lavare il vostro strumento.

Così facendo infatti si inumidirebbero i tamponi che si rovinerebbero.

Per il chiver potete usare acqua tiepida nella quale avrete sciolto un pò di sapone neutro.

Fate comunque attenzione a non bagnare il tampone del foro del portavoce.

Per pulire questo foro usate l'apposito scovolino od un netta pipe.

Pulite il corpo, il fondo della campana e la campana dello strumento con un panno asciutto e pulito. E, prima di rimettere lo strumento nella custodia, asciugate sempre l'acqua, soprattutto nel fondo della campana dopo ogni esecuzione.

In caso contrario l'acqua si raccoglie nel fondo stesso e, quando lo strumento si muove durante il trasporto nella custodia, l'acqua può muoversi anch'essa avanti e indietro ed arrivare a bagnare i tamponi.

Mantenete il bocchino e l'ancia perfettamente puliti.

Lo sporco nella camera tura del bocchino o in altri angoli può creare un'ostacolo quando soffiate nello strumento per suonare. Per la pulizia di questa parte, provate con acqua tiepida e sapone neutro diluito.

Per il bocchino e l'ancia, non usate mai acqua bollente.

Non usare disinfettanti chimici.

Se il vostro bocchino fosse tanto sporco che sapone e acqua non dovessero riuscire a pulirlo, fate come indicato di seguito; ma non usate questo metodo per un bocchino di metallo.

Mescolate una parte di acido muriatico con quattro parti di acqua ed immergetevi il bocchino per dieci minuti.

Poi risciacquate il bocchino con acqua tiepida e pulita. Asciugate quindi con un panno pulito e asciutto.

 
 

LE PARTI ESTERNEClarinetto

Tenete tutti i materiali di pulizia ben lontani dai tamponi, bloccate le meccaniche ed otturate i piccoli fori.

Una cura appropriata per la parte esterna dello strumento dipende anche dal metallo con cui è costruito e se è laccato o meno.

Di seguito troverete le istruzioni a seconda delle varie finiture degli strumenti: seguite quelle che si addicono al vostro strumento.

Usate questi materiali di pulizia con parsimonia e pulite con la massima attenzione il vostro strumento alla fine dell'operazione.

STRUMENTI LACCATI

Per pulire non usate liquidi a base di alcool: questo potrebbe togliere la laccatura. Non usate abrasivi, polveri pulenti ecc.

Scegliete fra i seguenti sistemi:

1) - Una pelle di camoscio umida.
2) - Sapone neutro sciolto in acqua tiepida e un panno soffice.
3) - Cera liquida usando un panno morbido per lucidare.
4) - Usate CONN Lacquer-Life o prodotti simili appositamente realizzati per strumenti laccati.

STRUMENTI IN OTTONE, CROMATI, IN ARGENTO/ NICKEL O PLACCATI IN ARGENTO

Tutte queste finiture si puliscono perfettamente come segue: mescolate un cucchiaio di gesso di buone qualità con un mezzo bicchiere di alcool denaturato.

Mescolate bene, applicate con leggerezza e lasciate asciugare.

Quando il tutto sarà asciutto, togliete con delicatezza usando un panno di flanella pulita e soffice.

Non usate altri tipi di tessuto: potrebbero graffiare lo strumento.

STRUMENTI IN ARGENTOTromba

La miscela sopra descritta è ottima anche per l'argento.

Oppure potete usare un polish per l'argento di buona marca, sia esso in pasta o liquido.

Alcuni di questi polish contengono, una certa parte di antiruggine.

Per la pulizia finale ricordate di usare sempre un panno di flanella soffice.

STRUMENTI IN ORO

Usate della pasta lucidante da gioiellieri ed un soffice panno di flanella. Lavorate con la massima precauzione: l'oro si graffia molto facilmente.

 

 

CURA DELLE MECCANICHE

Oliate le chiavi nel punto dove si attaccano alle colonnette nella cerniera.

Usate piccolissime quantità di olio di qualità quale il CONN Key Oil.

Usare troppo olio può causare accumulo di sporco.

Immergete uno stuzzicadenti od un filo dentro l'olio e toccate con questo le parti.

Muovete le chiavi per distribuire olio e ripulite quanto fosse in eccesso.

Coprite le molle con una sottile pellicola d'olio e toccate le viti nella testa della colonnetta per prevenire la ruggine.

Oliate i punti delle viti coniche per prevenire l'usura.

Se avete un sassofono CONN avete una vite conica regolabile che può inoltre, aiutare a risolvere questo problema.

Anche i clarinetti ARTLEY hanno questo tipo di vite.
Conn strumenti a fiato Manutenzione
Mantenete ingrassati i sugheri con il grasso CONN o ARTLEY.

Questa operazione è importantissima per il sughero del Chiver e per quelli contro cui si muovono le meccaniche.

Il sughero attutisce il rumore provocato dalle chiavi che colpiscono il corpo, ma i sugheri devono essere ingrassati affinchè le chiavi si muovano liberamente.

Non oliate il punto di unione fra il corpo e il Chiver.

Questa parte lavora bene quando è asciutta o, tutt'al più, quando viene ingrassata con un pò di paraffina.

Comunque, se dovete tenere inattivo lo strumento per parecchio tempo, potete prima di riporlo, ingrassare questa parte con un pò di vasellina al fine di prevenire la corrosione e evitare che resti «incollato» quando voleste riprendere a suonare.

 
Tratto da Yes Music autunno 1989
 
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Flauto Sassofono, Tromba, Clarinetto. Piccola guida e consigli per l'acquisto.
 
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