Guida HI-FI stereo
 
 
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GUIDA ALL'ALTA FEDELTA' HI-FI (HIGH FIDELITY)

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L'alta fedeltà

Da quando Edison iniziò la produzione musicale col fonografo a cilindro, la tecnica ha sempre cercato di migliorare la qualità dei suoni riprodotti, ma solo in questi ultimi 20 anni sono stati raggiunti altissimi livelli qualitativi

ALTA FEDELTA' è, dunque, la tecnica e l'arte di riprodurre il suono come nella realtà.
I mezzi li vedremo più avanti, vediamo ora di definire i parametri fisici che determinano il suono.

FREQUENZA: è il numero di vibrazioni in un secondo. La gamma percepita dall'orecchio umano è circa da 16 a 20.000 Hz. Essa determina il TONO.

COMPOSIZIONE ARMONICA: ogni suono è generalmente composto di più frequenze tutte multiple di quella fondamentale, la composizione di queste armoniche ed i relativi rapporti con la fondamentale, determina il TIMBRO del suono.

PRESSIONE: è in sostanza il volume sonoro, il massimo ascoltabile (soglia del dolore) è circa di 120 dB, il minimo udibile (soglia dell'udibilità) è di O dB.

La DINAMICA è il rapporto fra il segnale più alto e quello più basso.

La dinamica di una esecuzione musicale per grande orchestra può raggiungere gli 80 dB (110 dB il fortissimo, 30 dB l' assolo dell ottavino). Essendo impossibile riprodurre in casa questa dinamica essa viene opportunamente compressa in fase di ripresa (=~ 50 dB). Vi sono dei parametri che determinano i limiti della qualità del suono riprodotto.

DISTORSIONE DI FREQUENZA: è l'attenuazione (o qualche volta l'esaltazione) delle note basse ed acute rispetto a quelle medie (in genere il riferimento è a 1000 Hz).

DISTORSIONE ARMONICA: è generazione di armoniche prima inesistenti.

DISTORSIONE DA INTERMODULAZIONE: forse la più importante, è la tendenza a fare di due suoni distinti un suono unico a causa di frequenze somma e differenza dei suoni originali, da ciò deriva un "impastato" , confuso, in cui è difficile distinguere uno strumento dall'altro.

DISTORSIONE TRANSIENTE: è l'incapacità dell'impianto a fornire i picchi istantanei di potenza che alcuni strumenti richiedono.

MONO O STEREOFONIA ?

Mentre con un impianto ad alta fedeltà monofonico possiamo distinguere ogni singolo strumento nell'intera orchestra, con un impianto stereofonico (sempre ad alta fedeltà) possiamo localizzarne anche la posizione nello spazio.

Sarà il caso di precisare che alta fedeltà e stereofonia sono due cose assolutamente indipendenti. Infatti si possono avere riproduttori stereo che con l'alta fedeltà non hanno nulla a che vedere.

COSE' LA STEREOFONIA

Un ascoltatore davanti ad un 'orchestra localizza uno strumento poiché il suono è sentito in modo diverso da un orecchio e dall'altro: infatti un suono proveniente da destra giungerà all' orecchio di sinistra con un leggero ritardo, più attenuato e con fase differente; il contrario accadrà ad un suono proveniente da sinistra; un suono dal centro sarà ricevuto in eguale maniera da tutte due le orecchie.

Questo il principio su cui si basa la stereofonia.

Durante la registrazione sono posti due microfoni uno a destra e uno a sinistra, davanti all'orchestra; essi si comporteranno quindi come le due orecchie dell'ascoltatore.

I segnali provenienti dai microfoni vengono inviati separatamente a due diverse tracce sul nastro magnetico e da questo alle due facce del solco del disco o del CD o altro.

Nell'impianto stereo ognuno dei due canali porta l'informazione sonora per il rispettivo orecchio; in questo modo possiamo ricreare l'effetto spaziale dell'esecuzione originale.

stereofonia

 

 
 
 
   
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