Guida HI-FI stereo
 
 
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I COMPONENTI DELLA CATENA HI-FI

Termini tecnici
Componenti Hi-Fi
Testina
Giradischi
Equalizzatore-Dolby
Glossario Elettroacustica
Amplificatori anni 80

 

Il GIRADISCHI: la sua funzione è quella di fare girare il disco alla esatta velocità senza introdurre disturbi. Questo si ottiene curando con estrema precisione le fasi di lavorazione e la scelta dei materiali dei vari componenti.

In particolare il PIATTO sarà in pressofusione di lega antimagnetica, possibilmente bilanciato staticamente e dinamicamente.

La TRASMISSIONE può essere costituita da una puleggia di gomma, metodo ormai in disuso, o da una cinghia che permette l'assorbimento delle vibrazioni del motore.
Il metodo oggi più in uso è la "trasmissione diretta": in questo caso il motore è tutt'uno col piatto.

Il MOTORE per la trasmissione a cinghia è quasi sempre sincrono, 4, 8 o 16 poli o, qualche volta a corrente continua. Per la trazione diretta viene usata la trazione a corrente continua. A livelli qualitativi elevati il controllo della velocità viene effettuato da un circuito quarzato. Il

BRACCIO: la sua funzione è quella di sostenere la testina ad un giusto angolo rispetto al solco del disco, ma questa funzione deve essere svolta senza influenzare il rendimento della testina. Gli attuali bracci sono piuttosto complessi ma si è praticamente ottenuto il risultato di eliminare ogni influenza sulla testina.

Attraverso un sistema di contrappesi e di supporti il suo peso è praticamente annullato su tutti i piani. Per lavorare nelle migliori condizioni i dispositivi del braccio devono essere regolati in base alle indicazioni fornite dal fabbricante della testina.

Tutti i bracci di qualità sono dotati di dispositivi di discesa lenta della testina sul disco.
Il dispositivo di "antiskating" deve essere presente per compensare la spinta laterale del solco sulla puntina verso il centro del disco.
Il braccio può essere acquistato anche a parte e montato sulla sola meccanica.

Il FONORIVELATORE: (o testina a cartuccia) è il componente che viene a diretto contatto con i dischi, provvede a rivelare le vibrazioni meccaniche della puntina nel solco del disco in variazioni di tensione elettrica. Le caratteristiche base per una testina di giradischi sono la cedevolezza, la risposta in frequenza, la separazione dei canali.

Con la CEDEVOLEZZA si misura la capacità della puntina di seguire nel migliore dei modi le ondulazioni dei solchi senza salti od altre irregolarità; nello stesso tempo si deve evitare una pressione di lettura eccessiva che provocherebbe una usura rapida dei solchi. Le moderne testine di più elevata qualità ad alta cedevolezza possono lavorare con pressioni attorno a 1 grammo.

La RISPOSTA IN FREQUENZA indica la capacità della testina di riprodurre nel più fedele dei modi l'intera gamma delle frequenze udibili (fra 16 e 20.000 Hz). La SEPARAZIONE fra i canali indica, appunto, la capacità di evitare che un suono inciso solo in un canale sia riprodotto anche dall'altro. Questa caratteristica si misura in decibel (dB). Ovviamente ad una bassa separazione corrisponde una scadente immagine stereofonica.

L'AMPLIFICATORE ha la funzione di ingrandire il piccolissimo segnale che esce dalla testina (o dalle altre sorgenti di segnale) conservandone immutate tutte le caratteristiche senza alcuna distorsione. Schematicamente si può dividere in due parti: un PREAMPLIFICATORE avente la funzione di scegliere il programma (fono, sintonizzatore, registratore etc.) amplificare il segnale ed eventualmente correggerlo per mezzo dei controlli di tono, filtri etc. che ne fanno parte, ed un

AMPLIFICATORE FINALE (o DI POTENZA) che amplificherà il segnale portandolo alla potenza adatta a pilotare gli altoparlanti. Ovviamente in stereofonia vengono usati apparecchi che sono in effetti costituiti da due preamplificatori e da due amplificatori finali.

L'elevato numero di comandi che si trovano sul pannello può a prima vista preoccupare il neofita, ma subito si possono distinguere i principali (selettore degli ingressi, volume, accensione, inserzione degli altoparlanti) e quelli ausiliari (toni bassi e acuti, filtri, compensatore fi siologico etc.).

I dati che caratterizzano l'amplificatore sono: la POTENZA che viene espressa in Watt (W) e che va misurata in regime sinusoidale continuo (RMS) con i due canali in funzione simultaneamente su tutta la gamma di frequenza alla distorsione nominale. Tutti gli altri metodi (musicale, di picco, istantanea etc.) hanno solo lo scopo di far apparire migliore solo ciò che non può possedere certe caratteristiche.

Un impianto ad alta fedeltà richiede una potenza minima di 20/25 W RMS per canale, spesso si usano potenze notevolmente superiori, 60/70 W RMS ed anche 100/500 W per canale. Questo non faccia credere ad apparecchi urlanti a pieno volume, ma tale potenza è necessaria per garantire tutta la dinamica della riproduzione musicale, specie di alcuni strumenti, anche nelle gamme estreme dei bassi e degli acutissimi.

La potenza necessaria è anche in funzione del rendimento degli altoparlanti impiegati: per i tipi a bassa efficienza si dovrà disporre di amplificatori molto più potenti di quelli con alto rendimento.

Le DISTORSIONI: la distorsione armonica e da intermodulazione dovrà essere inferiore all'0,3 % sia alla potenza nominale sia a potenze basse, è importante notare che in molti amplificatori di bassa qualità la distorsione, che può essere limitata a piena potenza, è invece più elevata a bassa potenza.
La distorsione di potenza deve permettere una banda passante a piena potenza almeno da 20 a 20.000 Hz con attenuazione non superiore a 1 dB.

Il RAPPORTO SEGNALE DISTURBO sarà superiore a 60 dB per gli ingressi ad alta sensibilità e 70 dB per quelli a bassa. Caratteristica molto importante, anche se poco conosciuta perché poco citata, è il FATTORE DI SMORZAMENTO (DAMPING) termine che lega il funzionamento dell'amplificatore all'altoparlante, deve essere il più alto possibile (almeno 25 : l).
Attualmente, vista la nuova tecnologia sviluppatasi a riguardo delle valvole, si è notata una più vasta produzione di amplificatori di allo livello qualitativo che sfruttano questa tecnica.

Il SINTONIZZATORE RADIO. In pratica la più economica fonte di musica ad alta fedeltà è costituita dalle trasmissioni radio in FM (modulazione di frequenza).

Il sintonizzatore schematicamente si può considerare come un apparecchio radioricevente privo dell'amplificatore in quanto utilizza quello della catena HI-FI.

In effetti si tratta di un apparecchio molto più sofisticato che attraverso dispositivi e circuiti permette di sfruttare al massimo le caratteristiche di fedeltà di questo tipo di trasmissioni.

E' inoltre possibile ricevere programmi stereofonici.

Per ottenere un segnale di alta qualità, è bene spesso, installare un'antenna esterna.
Le caratteristiche più importanti: alta sensibilità, stabilità di frequenza, basso rapporto di cattura, limitazione dei disturbi, elevata separazione stereo.

Qualche volta il sintonizzatore è legato in un unico telaio con l'amplificatore, si chiama così RICEVITORE oppure SINTOAMPLIFICATORE, è un'ottima soluzione che consente di semplificare l'impianto, risparmiare spazio e denaro senza compromettere la qualità, anche se gli amatori più esigenti preferiscono i telai separati per una maggior versatilità.

I SISTEMI DI ALTOPARLANTI (Casse acustiche) trasformano l'energia elettrica fornita dall'amplificatore in energia acustica.

Poiché non è possibile realizzare un altoparlante capace di riprodurre l'intera gamma acustica, è necessario impiegarne almeno due (2 vie): uno per le basse e medie ed uno per le alte; spesso le medie vengono affidate ad un altro (3 vie); la divisione dei segnali provenienti dall'ampli viene effettuata con filtri di incrocio (crossover network).

Fra tutti i componenti l'impianto, l'altoparlante è quello che ha il compito più importante ed è per questo che converrà fermarsi un atti mo su di esso per conoscerlo più a fondo:
la distinzione più importante riguarda il modo di funzionamento: la cassa acustica in sostanza, che non è un semplice contenitore od una "cassa armonica" ma un tutt'uno che forma un "sistema" .

Baffle infinito - Bass reflex - Tromba - Sospensione pneumatica - Isodinamico; a questi tipi si possono riportare quasi tutti i sistemi di altoparlanti a disposizione.

Baffle infinito: è la soluzione più semplice ed estremamente efficace dal punto di vista qualitativo aggiunto all'alto rendimento.

Bass reflex: è uno dei tipi più frequenti nelle realizzazioni ad alto livello ed ha suggerito diverse varianti (casse con Woofer passivo - casse a labirinto, tube vented, aperiodiche etc.).

Tromba: è il miglior sistema poiché si comporta come un perfetto trasformatore di impedenza fra la membrana dell'altoparlante e l'ambiente circostante; questo a vantaggio del rendimento, che risulta più elevato, della bassa distorsione e della precisione del suono, la risposta in frequenza, però, dipende dalle sue dimensioni fisiche (per riprodurre i bassi dovrebbe essere lunga alcuni metri) per cui il suo impiego normale si limita a medi ed acuti salvo qualche eccezione (Altec-Klipshorn).

Questi tre sistemi hanno in comune un grosso vantaggio: l'alto rendimento che permette un ascolto perfetto sia a bassissimo che ad altissimo volume e non richiede amplificatori potentissimi. Per contro, lo svantaggio, risiede nelle dimensioni piuttosto considerevoli.

Sospensione pneumatica (o compressione): E' nata dalla necessità di avere un buon ascolto anche da altoparlanti di piccole dimensioni che si potessero adattare a tutte le esigenze imposte dall'arredamento e del poco spazio a disposizione specie nelle case moderne.

Ecco la ragione per cui, negli ultimi anni, questo tipo di cassa ha incontrato tanta fortuna.
Isodinamico: gli altoparlanti non sono a cono, bensì hanno un ridottissimo spessore (2 cm).

La sua costruzione consiste in un magnete permanente di grande superficie e di un diaframma molto sottile ad esso aderente.

La corrente audio passa attraverso un conduttore disposto a zig zag entro il diaframma.

Come la corrente audio passa attraverso il conduttore, l'iterazione fra il campo magnetico interno al conduttore e a quello permanente fa pulsare l'intero diaframma.

Nel parlare delle caratteristiche tecniche degli altoparlanti, sarà bene sfatare alcune leggende imposte dalla pubblicità.

La gamma di risposta nei bassi non può scendere negli altoparlanti di classe media al di sotto dei 50/60 Hz (e questa già con un'attenuazione di 5/10 dB) e 30-35 Hz in quelli di classe superiore, solo alcuni scendono a 20 Hz.

La potenza: l'altoparlante è un elemento passivo, non genera potenza ma ne assorbe: è necessario distinguere: quella massima sopportabile per brevi istanti - quella massima sopportabile in uso continuo - quella dell'amplificatore consigliata in base al rendimento acustico.

Scelta: il giudizio finale sulle caratteristiche di un altoparlante lo deve dare l'orecchio per cui converrà avere qualche termine di riferimento.

In genere bisogna diffidare del suono che fa "effetto ": i bassi rimbombanti, i medi acuti aspri e penetranti sul momento possono entusiasmarci ma poi stancano, intontiscono; i bassi devono essere invece asciutti, puliti anche se pieni; i medi-acuti dolci anche se contengono le armoniche più alte, un contrabbasso deve rimanere tale e non sembrare un tamburo, il violino una sega; tutto questo per dire che il suono deve essere naturale.

La CUFFIA: è il mezzo che consente l'ascolto individuale a pieno volume anche a mezzanotte (con soddisfazione dei vicini) della musica preferita, per certi aspetti la qualità di riproduzione è pari ai migliori sistemi di altoparlanti. Oggi quasi tutti gli amplificatori sono dotati della presa frontale per la cuffia.

Nella maggior parte dei casi è di tipo dinamico (cioè come un normale piccolo altoparlante inserito ncll'auricolare). in altri è di tipo elettrostatico che dà risultati ancora superiori. Alcuni tipi di cuffia dinamiche hanno la regolazione individuale del volume. Per evitare il disagio (stanchezza) dell'ascolto prolungato in cuffia, sono state introdotte quelle di tipo "aperto" che pur permettendo la percezione del rumore ambiente tolgono il fastidioso senso d'isolamento.

Il REGISTRATORE A CASSETTA è la sorgente sonora più importante, perché permette sia l'ascolto di nastrini preregistrati che il riascolto di registrazioni dal vivo, dal giradischi o da una trasmissione radio. Caratteristiche principali: costanza di velocità - miagolio (wow) e fluttuazioni trascurabili - ampia risposta in frequenza (oggi migliorata ancora, con l'uso di nuovi nastri al metallo puro) - basso livello di rumore - bassa distorsione.

Normalmente un registratore a cassette è dotato di due testine (3 in alcuni casi) cancellazione e registrazione-ascolto (la terza di monitor). Oggi l'elevata tecnologia raggiunta ha permesso la costruzione di apparecchi dotati di due o tre motori, e del doppio capstan.

Il REGISTRATORE A BOBINA è ancora oggi il migliore per qualità di suono, ma gli alti costi, il miglioramento tecnologico e la praticità dei registratori a cassetta ne hanno ormai limitato l'uso ad impieghi professionali.

Velocità: 9,3/19/38/cm/sec. - 3 o 4 motori.

 

 

   
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