Index Documenti Synth Chitarre Organi Download News

  Le corde per chitarra
   
 

Le corde per chitarra elettrica acustica

Delle corde della chitarra non si parla mai abbastanza.

Pochi chitarristi ci capiscono veramente qualcosa e, come già capita per le chitarre, si affidano troppo spesso al solo nome sull'etichetta e quasi mai al proprio giudizio.

Il nome non è che uno degli elementi che concorrono alla buona riuscita di un set di corde.

Se i diametri non sono quelli giusti per chi suona, per lo strumento e per il genere o stile di musica, le corde faranno una cattiva riuscita, anche se di ottima qualità.

Peraltro non esiste regola fissa che riguardi la adozione di questa o quella corda: quando si parla di chitarra, tutto diventa relativo a causa delle caratteristiche varianti da strumento a strumento, anche se della stessa marca e dello stesso modello.

Forza, gusto e sensibilità del chitarrista inoltre, mutano da individuo a individuo, predisponendo a quella forma, a quel materiale, a quel diametro.

Eppure senza il giusto set di corde, né la chitarra, né l'amplificatore, né tantomeno il chitarrista, potranno raggiungere il proprio grado di efficienza ottimale.

   
 
   
  I tipi di corde per chitarra
   
 

In generale esistono due categorie di corde: quelle in metallo (steel strings) per chitarra elettrica ed acustica e quelle in nylon, per classica e flamenco.

Corde per chitarra in metallo, round wound, flat wound, ground woundEsistono poi tipi intermedi, per impieghi speciali. Le steel strings si possono dividere, con riferimento alla forma dell'avvolgimento sulle corde rivestite e usando terminologia americana in:

round wound o avvolte con filo a sezione rotonda;

flat wound
o avvolte con filo a sezione piatta;

ground wound
o avvolte con filo a sezione semi rotonda o semi piatta, a seconda del coefficiente di curvatura nella sezione di ciascuna spira.

Le corde non rivestite o avvolte, presentano sezione rotonda e sono sempre d'acciaio.

L'anima (o filo d'acciaio) delle corde rivestite presenta ormai raramente sezione rotonda, ed il più delle volte, per evitare scivolamenti dell'avvolgimento, la sezione è esagonale o addirittura di altra forma atta a questo scopo.

Per ciò che riguarda i materiali, mentre le corde non rivestite sono in acciaio, gli avvolgimenti di quelle rivestite possono essere di varie leghe.


Le corde per chitarra elettrica possono essere avvolte in vari tipi di acciaio, in acciaio nichelato, in nichel puro o in leghe varie del nickel e «pettinate» e trattate, così da presentare differente sezione dell'avvolgimento e colore diverso.

Le corde per chitarra acustica presentano di solito l'avvolgimento in bronzo (o ottone), in bronzo fosforoso o in leghe similari.

Le corde per classica e flamenco hanno le tre non rivestite (mi-si-sol) sotto forma di monofilamento di nylon (per esempio il Tynex, by Dupont), a volte ricoperte da uno strato ultra sottile di plastica.

Ciascuna delle tre basse (mi-la-re) è formata da una dozzina di fibre di nylon, per ciò che riguarda l'anima, e l'avvolgimento può variare dalle leghe del bronzo a quelle dell'argento o, addirittura al gold plated.

   
 
   
  La scelta
   
 

Non è facile: occorre stabilire il punto di equilibrio o compromesso tra il suono che si vuol produrre, la suonabilità dello strumento, la forma del rivestimento, la sensibilità delle dita e lo stile del chitarrista.

Prima di scegliere occorre documentarsi e giudicare: facile la prima operazione, difficile la seconda.

Per documentarsi basta leggere, parlare, o recarsi nei negozi di musica, ma per giudicare occorre fare prima molte esperienze.

La stessa corda, a parità di diametro, può risultare eccellente su una chitarra, meno buona su un'altra: qui gioca anche la sonorità e la suonabilità dello strumento stesso e la disponibilità di questo o di quel legno a vibrare meglio con questo o quel metallo.

Differenze esistono tra tipi e marche: a volte macroscopiche, a volte appena percettibili. Indipendentemente dal genere che si suona, si possono usare le round wound, le flat wound o le ground wound con i diametri più diversi: anche qui non esiste regola fissa, come suggeriscono molti.

Ciascuno deve calzare le proprie corde come scarpe.

Sarebbe buona norma annotarsi la misura del diametro di ciascuna corda che compone la muta che si sceglie, piuttosto che chiamare i gauges approssimativamente ultra, extra light, o light o medium o heavy.

E ottima cosa specificare le misure di tutte e sei le corde, piuttosto che della prima o delle prime due soltanto.

Con questi sistemi si può incrementare o diminuire la durezza (o morbidezza) delle corde nel momento della successiva sostituzione.

A questo punto c'è da notare che spesso la differenza di suono e di durezza (o morbidezza) fra corde di questa o di quella marca è da attribuire, oltre che ai materiali impiegati e al rapporto anima-avvolgimento e forma di quest'ultimo, anche alla misura reale delle corde: una .012 non rivestita, di una marca X potrebbe risultare più morbida di un'altra .012, sempre non rivestita (plain), di una marca Y .

Ciò accade in quanto certe fabbriche, anziché riportare sulle bustine la misura reale delle corde, preferiscono approssimare o arrotondare per eccesso: per esempio una .00887 è più facile chiamarla .009.

Spesso accade solo per le corde non rivestite.

Chiaramente la corda più sottile risulta più morbida.
 
   
 
 
  Il suono
   
 

Per quanto riguarda la qualità del suono prodotto, particolare questo troppo spesso trascurato per lasciar spazio alla comodità o alla riduzione di rumori o altro, c'è da dire che le corde round wound (unpolished) sono quelle che suonano di più: più forte, più a lungo e che hanno più sustain e durata, seguite dalle ground wound e, per ultime, dalle flat wound che, per il loro suono limitato per certe frequenze e per armonici e brillantezza, sono le preferite da molti jazzisti che cercano di riprodurre le sonorità dei capiscuola, loro idoli e maestri.

Altri le utilizzano in studio di registrazione, a volte per evitare i finger noises, cioè i rumori (molesti) delle dita mentre si muovono sulle corde.

Anche per la corda più o meno rumorosa ci sarebbe da fare discorsi relativi: conosco molti chitarristi che montano round wound su Fender Telecaster, cioè una delle chitarre più soggette al finger noise, ma che riescono a non fare uscire altro suono o rumore che non sia la nota forte e chiara.

Sarà questione di abilità ? Mah... Bene, a parte la forma, quali materiali scegliere ?

   
 
  I materiali
 
 

Parliamo un po' di metalli. Il nickel, specialmente se è puro, oltre che a possedere un peso specifico assai alto, quindi un'alta densità, è anche uno dei metalli più magnetici e favorisce per questo i campi generati dai pickups.

Il suono prodotto dalle corde rivestite in nickel è molto ricco per armonici, brillantezza e dinamica, acquistando un timbro pieno, grosso, potente.

Ottimo per chitarra elettrica, sia solid body, sia hollow body.

L'acciaio è il metallo attraverso il quale il suono si propaga a velocità maggiore.

E spesso utilizzato, oltre che per le corde non avvolte, e per le anime, anche per gli avvolgimenti. Viene spesso nichelato per aumentarne le capacità magnetiche, oppure è inossidabile.

A volte viene accompagnato da descrizioni risonanti ma sommarie, specialmente in U.S.A., del tipo: Stainless Phosphorus Chromium Steel Wound.

Altri fabbricanti, gelosi dei processi particolari di produzione e delle leghe, si limitano a definirlo Stainless Steel.

Corde bronzateIl rame, l'ottone, il bronzo, lo zinco sono i metalli sotto forma di lega più spesso impiegati per la fabbricazione di avvolgimenti per corde da chitarra acustica.

Il timbro reso da questi metalli varia a seconda delle percentuali.

Ad esempio la corda bronze wound (o, uguale, brass wound) o avvolta con bronzo, ha di solito un avvolgimento composto da un 80% di rame e da un 20% di zinco, ma se cambiano le percentuali, per esempio si aumenta il rame al 90%, si modifica un poco anche il timbro.

Negli ultimi anni è diffusa la moda del phosphor bronze: sono molti a preferire questa lega che offre in alcuni casi più brillantezza, almeno nei primi giorni, ma forse un po' meno potenza poi... dipende.

Non sta a me suggerire quale sia meglio o peggio, visto che il giudizio è assolutamente soggettivo: per chi sa un po' di latino, «de gaugibus non est discordandum»...

   
 
   
  Le marche
 
 

Una volta scelto il tipo di corda, il metallo, il diametro, il suono etc., non resta che adottare questa o quella marca.

C'è veramente da spendere un patrimonio, se ci si mette in testa di provarle tutte!

Il nome della marca più o meno altisonante o pubblicizzato, non sta necessariamente a simboleggiare un prodotto superiore agli altri.

La qualità non è da ricercarsi solo all'estero, anche qui in Italia abbiamo ottime corde che vengono esportate perfino negli
U.S.A.. Poi non sempre il nome che appare sull'etichetta coincide con quello del costruttore: molte fabbriche lavorano per nomi e industrie diverse.

Qualcuno ora potrebbe suggerire, visto che le marche sono tante, di fare o far eseguire dei test di paragone fra questa o quella, per cercare di capire qual è migliore e qual è peggiore.

Nulla di più arduo. Per regola il test andrebbe eseguito sulla stessa chitarra, dato che nessuna chitarra, anche se identica ad una seconda, suona come quest'ultima.

Poi dovrebbe svolgersi nello stesso momento con le corde nuove, appena scartate: non si posson fare paragoni, quando si sostituisce il vecchio set con uno nuovo, il nuovo suonerà comunque sempre meglio.

Se poi ci fosse qualcuno che volesse effettuare il test corda per corda, potrebbe montare sulla stessa chitarra sei corde LA, magari .036w (avvolte) di sei marche diverse, con gran godimento per il manico...

Naturalmente sto scherzando: non lo fate! Per parlare di un argomento scottante... sempre relativo alle marche, molti si chiedono il perché di certe differenze di prezzo.

Ebbene alcune corde costano meno perché meno costose all'origine, anche se provenienti d'oltre oceano; altre invece costano di più perché più costose all'origine e spesso, perché qualitativamente superiori.

   
 
   
  I diametri o gauges delle corde per chitarra
   
 

Per chitarra elettrica, a meno che non si tratti di chitarra da jazz «classico», si usano di solito corde più fine che non per le chitarre acustiche.

Non vi possono essere regole fisse per i diametri o gauges l'unica accortezza da tener presente sta nel regolare action e truss rod in funzione della tensione delle corde.

Ad esempio una muta .008, .010, .015, .020w, .030w, .042w, quindi avente tensione più bassa, avrà bisogno di controbilanciamento inferiore, per mezzo del truss rod, che non una .011, .013, .018, .026w, .038w, .050w.

Quindi, passando da una muta all'altra, sarà buona norma controllare che la tastiera abbia mantenuto la sua giusta posizione.

Sulle chitarre munite di leva per il vibrato, a meno che non si voglia fare uso di tale dispositivo bloccandolo, sarà bene utilizzare una muta non troppo leggera, per esempio su una Fender Stratocaster va bene questa: .009, .011, .015, .024w, .036w, .048w. magari con solamente 3 molle.

Su quelle poche chitarre che utilizzano leve Bigsby, sarà indispensabile adottare corde che abbiano la rotella di ancoraggio classica, quindi forata al centro, altrimenti sarà impossibile ancorarle.

Qui di seguito mi limito ad elencare alcuni gauges-suggerimento per chi è proprio a digiuno o per chi ha voglia di pensare.

Naturalmente non sarà facile reperirli così, già pronti e della marca desiderata: non rimane, in tal caso che accontentarsi di una muta che adotti misure poco differenti, o acquistare le corde sfuse in sostituzione.

Ricordate sempre che più la corda è sottile, meno la chitarra suona...

Nel leggere lo specchio, la w minuscola sta per wound = rivestita.

MI (1) SI (2) SOL (3) RE (4) LA (5) MI (6)
Chitarra elettrica
Rock. Country Blues etc.
.008 .010 .015 .020w .030w .042w
.009 .011 .015 .024w .036w .048w
  .010 .013 .017 .026w .036w .048w
  .010 .013 .017 .026w .038w .060w
  .011 .013 .018 .026w .038w .050w
             
Chitarra acustica e/o elettrica.
Finger picking, Jazz Dobro etc...
.011 .014 .022w .030w .042w .054w
.012 .016 .024w .030w .042w .054w
  .012 .016 .025w .036w .046w .056w
             
Cowboys e jazzisti robusti .013 .017 .026w .036w .046w .058w
             
12 corde acustica .012 .015 .025w .032w .042w .056w
  .012 .015 .010 .013 .020w .025w
             
Basso elettrico medium     .046w .063w .080w .102w
Basso elettrico light     .038w .050w .068w .089w
Basso elettrico scala corta     .040w .050w .075w .090w

 

   
  Sostituzione e ancoraggio
   
 

Moltissimi accusano le corde o le meccaniche o addirittura la chitarra di non mantenere l'accordatura.

A volte hanno ragione, spesso no. E vero che le corde nei giorni successivi al loro montaggio tendono a «calare», anche se ben ancorate.

Per evitare e ridurre quasi del tutto questo inconveniente, occorre fare lo «stretching», ovvero il tiraggio delle corde così da farle assestare (fig. 1).
Tiraggio delle corde
Invece, prima di andare a controllare se le meccaniche vanno bene, se manico e cassa sono ben stabili, se l'attaccacorde fisso o a leva è in ordine e ben regolato, si deve constatare se le corde sono ben ancorate alla meccanica.

Il miglior sistema di montaggio è quello esposto nella fig. 2.

Montaggio corde chitarra

   
  Consigli
   

Quando sostituire le corde ?

Il suggerimento sarebbe «quanto più spesso possibile», o almeno quando «perdono la vita», ovvero allorché il loro timbro diviene cupo, per nulla brillante e, all'ottava (al 12° tasto) non rispondono più come da nuove.

Per farle durare più a lungo le si può pulire, dopo aver suonato, con un panno asciutto, per togliere sudore e grasso che sono i nemici principali della corda.

La durata nel tempo è spesso in relazione con la qualità-qualità del sudore del chitarrista che spesso trascura di pulire corde e tastiere.

Altra raccomandazione: le corde andrebbero sostituite una per volta, ripristinando immediatamente l'accordatura, così da non modificare la situazione della tastiera.

Occorre ricordare che questa — la tastiera — è sempre soggetta alle tensioni esercitate dalle corde e dal dispositivo ad asta tirante interna al manico (truss rod).

Infine, perché lasciare la porzione di corda eccedente la meccanica a mo' di antenna o peggio, di filo spinato ?

Con un tronchesino che adotteremo per questo unico impiego, «taglieremo la corda» così che non sporga la parte tronca.

Questa azione non va effettuata su quelle Fender che hanno il perno d'ancoraggio della meccanica tagliato lungo l'asse (quindi non il classico foro passante): queste presentano il foro coincidente con l'asse del perno in cui va infilata la corda dopo essere stata tagliata preventivamente.

   
 
   
Altre pagine del sito sulla chitarra
 
IL PICK UP DELLA CHITARRA ELETTRICA
Principio di funzionamento dei vari tipi di pick up per chitarra elettrica. tecnologia del pick-up.
GLOSSARIO CHITARRA
Dizionario dei termini tecnici costruttivi della chitarra acustica, elettrica, classica , flamenco, dobro, pedal steel.
LA CHITARRA
Piccola guida all'acquisto della chitarra .. per principianti e non ...
CHITARRE VINTAGE
Descrizione e foto di chitarre d'epoca 1977/1978. Aria, Eko, Fender, Gibson, Ibanez, Yamaha.
FENDER STRATOCASTER IL TREMOLO
Funzionamento, storia, taratura e segreti del tremolo della Fender Stratocaster.
EFFETTI VINTAGE PER CHITARRA BASSO E VOCE
Catalogo vintage effetti elettronici per chitarra basso e voce.
AMPLIFICAZIONE DEGLI STRUMENTI A CORDA
Guida e consigli su come amplificare gli strumenti a corda. Scelta e posizionamento dei microfoni. Piano a coda, piano verticale, chitarra acustica e classica, chitarra e basso elettrico.