Index Documenti Synth Chitarre Organi Download News | |
Come vengono prodotti i piatti della batteria | |
Prima di entrare nel vivo dell'argomento è utile esaminare i diversi modi con cui i piatti vengono prodotti. DA LASTRA Questo sistema, che molti definiscono «europeo», consiste nella preparazione di lastre con determinato spessore, la cui lega metallica ha le caratteristiche adatte alla produzione dei piatti. Da queste lastre vengono tagliati dei dischi aventi
il diametro corrispondente a quello dei piatti che si dovranno ottenere; successivamente,
con la forgiatura, a caldo, questi dischi assumono la forma a campana del piatto.
PER FUSIONE Prima di passare alle successive operazioni, simili a quelle precedenti, il pezzo che esce dalla conchiglia deve essere «sbavato» per pulirlo dalle bave lasciate dalla fusione. FUSIONE CENTRIFUGATA | |
ORIENTAMENTI PER LA SCELTA | |
La stragrande maggioranza dei piatti che si trovano in commercio viene realizzata con questi tre metodi. Da essi dipendono ovviamente anche i differenti prezzi; i piatti più economici, quelli da studio per intenderci, vengono ricavati da lastre ottenute in laminato da grosse aziende metallurgiche i cui controlli qualitativi non possono ovviamente tener conto delle caratteristiche che avrà il pezzo finale; inoltre, questi piatti non vengono forgiati, ma semplicemente stampati e torniti. Tuttavia, nella scelta di un piatto, oltre alla qualità e al prezzo, è determinante anche la sonorità. Per cui se, come si dirà più avanti, il gusto del percussionista può portare anche all'acquisto di un piatto considerato scadente perchè di basso costo, se ha le caratteristiche sonore desiderate; nulla vieta infatti che un piatto «umile» possa entrare con il suo suono nella strumentazione del professionista. Alla
scelta dei piatti è bene dedicare il tempo che occorre per un esame attento
ed accurato; il primo consiglio quindi è quello di recarsi da un rivenditore
ben fornito in modo che la scelta sia la più ampia possibile. Il gusto e lo
stile personale, nonchè «l'orecchio»» di ogni singolo
batterista, determineranno comunque il giudizio finale per la scelta. Ricapitoliamo alcune caratteristiche dei piatti. LA FORMA La forma della curvatura del piatto, determina in massima parte la tonalità del piatto stesso: più piatta è la curva, più basso è il tono e viceversa. Pensiamo alla differenza sonora che esiste percuotendo un piatto sulla campana (zona molto rotonda) o sulla curva (zona poco rotonda). Maggiore è la superficie della curva più alta è la tonalità. I piatti Ping, infatti, hanno una superficie della curva molto più grande di altri ed i Flat Ride vengono addirittura prodotti senza campana; quindi con una curva molto ampia si può ottenere una sonorità più alta e più definita. IL PESO Anche
il peso è un fattore determinante nel tono. più pesante è
il piatto, più acuto è il suono e viceversa.
Un altro fattore
da cui dipende la velocità di risposta e smorzamento è la dimensione,
la quale gioca inoltre un altro ruolo; infatti più grande è il piatto,
più alto è il volume e viceversa. DIMENSIONE
DELLA CAMPANA Possiamo
ora fissarci le idee su di un set di piatti. -
Un Ride: piatto un po' pesante per sostenere il ritmo -
Un Crash: piatto un po' più leggero del precedente per puntualizzare accenti
e passaggi particolari - Una coppia
di piatti da Charleston: con un buon suono chip. Volendo poi aumentare, anche in un secondo tempo, i colori tonali, si può pensare ad un altro Ride (es. un Flat oppure un Ping) e ad un altro Crash. Per un ulteriore ampliamento, qualche piatto per effetto speciale, tipo Pang, Sizzle, Splash, Swish. Infine, allo scopo di completare la gamma sonora, un gong. Molti batteristi moderni
come l'americano Carmine Appice, l'inglese Ginger Baker, ed il nostro Stefano
D'Orazio, hanno aggiunto al loro già consistente impianto sonoro, questa
originale tonalità. | |
PREMESSE PER LA PROVA | |
Per potere compiere una buona scelta è indispensabile effettuare una buona prova. Quindi. nel prepararsi alla prova, occorre fare attenzione ad alcuni particolari che costituiscono la premessa alla prova stessa. LA BACCHETTA I SUPPORTI | |
LA PROVA DEL PIATTO | |
POSIZIONAMENTO CERCHI
CONCENTRICI ATTRAVERSO IL PIATTO GLI
ESTREMI LIVELLAMENTO | |
Prove da eseguire | |
Abbiamo anche spiegato come si deve effettuare la prova del piatto per individuarne la »qualità sonora» e le eventuali imperfezioni. Tali
operazioni dovranno ora essere eseguite ogni qualvolta dovrai scegliere un piatto. | |
SE DEVI ACQUISTARE UN RIDE | |
| |
| |
SE DEVI COMPRARE UN CRASH | |
- Colpiscilo con l'impugnatura delle bacchette e ascolta
con attenzione.
| |
SE DEVI COMPRARE UNO SWISH | |
Per un piatto Sizzle ti consigliamo (se vuoi tu stesso
«costruirtene» uno dato che, come già detto, non sempre se
ne trovano in commercio già pronti) di scegliere un piatto Ride regolare,
leggermente più pesante di quello che acquisteresti per uso normale, in
modo tale che sia meglio udibile il «Ping». | |
LE PROVE DEL CHARLESTON - La miscela sonora | |
Per ottenere una musica e non semplicemente un suono, è essenziale un appropriato accoppiamento dei piatti da Charleston, e perciò la chiave di volta per la scelta di questi due piatti è che non devi cercare di «raddoppiare» il suono, bensi «miscelarlo» armonicamente. Per provare questa miscela sonora, sistema i piatti da Charleston singolarmente sul tuo normale supporto da piatto volante e colpiscili con la spalla della bacchetta. Il suono di ciascun piatto dovrebbe fondersi con quello dell'altro: se entrambi i piatti hanno un'altezza tonale uguale o molto simile, la maggior parte del volume del suono e della miscela, sarà persa. Comunque occorre fare attenzione anche che la sonorità dei due piatti non sia troppo distante l'una dall'altra per non incorrere nel difetto precedente di perdita di volume. Si consiglia di avere le tonalità di questi due piatti comprese fra un intervallo di terza e Quinta musicale. | |
Sistema ora i piatti regolarmente sul loro supporto e suona contemporaneamente i due piatti come indicato in figura; dovresti udire una miscela sonora gradevole. Ora esegui le prove che seguono. | |
Il suono «Chip» | |
Evidentemente
più funzionale, questa sistemazione consente al batterista di sperimentare
varie inclinazioni, scegliere la migliore e di cambiarla in qualunque momento
se ne presenti la necessità. | |
Il suono chiuso | |
Colpendo leggermente con la punta della bacchetta dovresti udire un suono
frizzante, molto metallico, quasi come un piatto tipo Sizzle. | |
Il suono «aprendo e chiudendo» | |
L'esecuzione musicale richiede molto spesso al batterista di suonare sul Charleston, aprendolo e chiudendolo velocemente e ripetutamente. E necessario, pertanto, che i piatti risponda-no a queste esigenze velocemente e facilmente. Infine, la sonorità del tuo Charleston deve «legare» con quella degli altri piatti. | |
COME SI MONTANO I PIATTI | |
Evita
nella maniera più assoluta che i due metalli si tocchino. Per fortuna, le maggiori case produttrici di batterie hanno cominciato già da tempo, a immettere sul mercato, supporti già provvisti di questi gommini che rispondono perfettamente alle richieste di cui sopra . Fai
respirare anche il Charleston. Altro piccolo accessorio cui occorre comunque prestare la massima attenzione quando si montano i piatti, sia volanti che da Charleston sono i feltri. Questi dischetti di panno devono essere due per ogni piatto: uno sul quale il piatto stesso si appoggia e l'altro sopra.
Lo
spessore dei feltri varia in relazione alla lunghezza della vite superiore del
supporto e comunque pur affermando che occorre assolutamente evitare il contatto
metallico fra piatto e supporto, si deve sempre tenere presente che il piatto
deve potersi muovere con la massima libertà sul proprio supporto. La figura seguente schematizza una situazione ottimale. Infine, evita anche supporti che presentino parti metalliche molto sporgenti e dischetti sotto-piatto molto larghi. | |
COME SI SUONANO I PIATTI | |
| |
L'ultima avvertenza da usarsi quando si sta scegliendo un piatto. suona sempre il piatto con lo stesso volume e con la medesima forza con cui lo suoneresti in situazioni reali di orchestra. Ma colpiscili come indicato in figura. | |
Poi a seconda della sonorità
che vuoi ottenere, puoi colpire il piatto in diverse posizioni, ricordando | |
Se invece lo colpisci vicino alle estremità, il suono prodotto sarà
indefinito con una grande quantità di overtones.
| |
| |
mentre colpire l'estremità di un piatto, con la spalla della bacchetta è usato per i Crash. | |
Infine, a seconda di come tieni inclinata la bacchetta, rispetto al piatto, puoi avere i seguenti volumi. | |
da pianissimo a mezzo-forte | |
| |
Per i volumi forte e fortissimo puoi colpire con la spalla della bacchetta: dipende solo dalla forza applicata alla bacchetta stessa. Un discorso di angolazione della bacchetta rispetto al volume sonoro è valido anche per il Charleston. | |
da piano a mezzo-forte | |
da mezzo-forte a fortissimo | |
Ricorda
però di non «supersuonare» mai un piatto, per volerne ottenere
un volume maggiore. Una buona regola da ricordare è che un piatto dovrebbe sempre essere suonato al 60% del suo volume potenziale. un piatto suonato al 150% del suo volume potenziale è semplicemente un suono offensivo. Se sei costretto a «supersuonare» sempre i tuoi piatti, evidentemente necessiti di un set diverso e più potente. | |
I PIATTI SI POSSONO RIPARARE | |
Se si producono rotture nei piatti, esse debbono essere eliminate tempestivamente evitando nel modo più assoluto di continuare a suonare il piatto danneggiato. Il metodo di seguito illustrato è il più efficace. | |
Comunque per interventi di emergenza si possono usare anche i seguenti.
Questi ultimi due, sono interventi temporanei e se non si applica poi il primo metodo, il piatto tornerà a rompersi nella stessa posizione. | |
QUALCHE CONSIGLIO | |
| |
Tratto da Yes Music estate 1983 | |
Link ad altre pagine del sito sulla batteria | |
AMPLIFICAZIONE
DELLA BATTERIA Come amplificare la batteria. Dove posizionare i microfoni e consigli tecnici. | ||
I
PIATTI DELLA BATTERIA Descrizione dei vari tipi di piatti che si usano nella batteria e per fare musica sinfonica, percussiva. Sizzle, pang, ride, crash, splash, swish, charleston, gong, castanets, finger cymbals, crotales, etc.. | ||
LA
BATTERIA Piccola guida alla scelta della batteria e consigli per l'acquisto. | ||
COME
SCEGLIERE I PIATTI DELLA BATTERIA Come sono costruiti i piatti della batteria. Come provare i piatti della batteria, consigli. Riparare i piatti batteria. |
|