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DALL'ANALOGICO AL DIGITALE

V. IL TRATTAMENTO DEI SUONI MEDIANTE ELABORATORE
V.3.3. La quantizzazione

V.3.3. La quantizzazione


Un segnale analogico può essere visto come una tensione elettrica i cui valori variano in un certo periodo di tempo con continuità.

L'informazione di tipo digitale e' invece caratterizzata da sequenze di valori binari di una certa lunghezza (parole binarie);
i valori binari vengono detti "bit", e le parole binarie costituite da n bit (ovvero di lunghezza n) possono assumere 2n configurazioni diverse; ad esempio se n=2 le parole binarie possono essere 2^2: 00, 01, 10, 11.

Nel segnale analogico il limite in precisione e' determinato dalla percentuale di rumore presente.

Nell'informazione digitale invece il limite e' strettamente legato al numero di bit utilizzato per rappresentare i campioni del segnale: con due bit, si possono rappresentare quattro valori; con tre bit, otto valori; con quattro bit, sedici valori; e cosi via.

La quantizzazione e' appunto l'operazione di assegnare valori discreti per descrivere un segnale continuo;
più bit vengono usati, tanto più e' accurata la quantizzazione effettuata.

Questo perché nella quantizzazione il rapporto segnale/rumore e' proporzionale al numero di bit adoperati con una riduzione del "rumore di quantizzazione" in misura di 6 db per ogni bit adoperato
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