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  Limiti fisio-acustici della musica elettronica
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Si osserverà inoltre come i suoni di frequenza superiore ai 3000-4000 Hz siano soggettivamente falsi, quasi che gli intervalli non siano piú sufficiente-mente proporzionali alla frequenza .

Se raddoppiamo la frequenza d'un suono di 250 Hz (da do 1 a do 2) Si ha un'impressione di ottava; quest'impressione sparisce del tutto quando si parte da un suono di 4000 Hz : il suono a frequenza doppia dà l'impressione acustica di circa 7400 Hz.

Questo fenomeno psicoacustico, giustifica la scala graduata in " mel ", in cui i rapporti intervallali non sono piú definiti dalla frequenza, ma dalle "unità-mel". (fig. 2 )
Figura 2 Fig. 2

È ben immaginabile uno strumento a tastiera, accordato in ottave di mel, invece della scala logaritmica delle frequenze; l'accordatura in mel è però valida solo per la melodia (musica orizzontale), e non per l'armonia. Ma anche in una musica monodica si presenterebbe l'inconciliabilità d'un accordo fra la relazione delle armoniche dei suoni e il loro decorso orizzontale.

Un altro inconveniente dei suoni acuti è l'aumento della direzionalità con la frequenza: infatti, in una sala da concerto solo i suoni gravi vengono percepiti sia nei posti laterali che in quelli centrali, mentre una frequenza di to 10000 Hz diventa pressoché inudibile. Alcuni diagrammi di direzionalità possono renderlo evidente (fig. 3).


Fig. 3

 
 



 
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