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Nella storia dei bassi i Gibson RD | |
Iniziamo tuttavia dalle caratteristiche comuni, prima fra tutte il design tipico di tutta la serie RD: nonostante a prima vista possa sembrare una forma bizzarra e inconsueta, essa ha una sua precisa funzione, tutt'altro che trascurabile. Infatti questa nuova forma permette una distribuzione dei pesi molto equilibrata, facendo risultare lo strumento estremamente bilanciato. Inoltre la parte posteriore del corpo allungata permette al musicista di appoggiarvi il gomito, rendendo molto naturale l'imbracciatura dello strumento. Tutte e due i modelli di basso RD hanno il manico a scala lunga, cioè di mm. 876: un accorgimento che, com'è noto, facilita l'uso solistico del basso, sempre più rilevante nelle attuali tendenze musicali. Il modello Standard si presenta con tastiera e corpo in acero e due pick-ups humbucking (serie 4) inseriti non frontalmente ma di fianco, in modo da risultare così più stretti, e ricoperti da una elegante mascherina protettiva nera. La timbrica di questo basso è caratterizzata da un'ottima risposta sulle frequenze alte e medie, che lo rende particolarmente adatto ad un uso professionale di routine, sia dal vivo che in studio, nei generi musicali più attuali: la "disco-music", il funky e più in generale il rock. Il basso RD Artist ha invece la tastiera in ebano ed è equipaggiato con due nuovissimi pick-ups humbucking (serie 5); alle ottime qualità strutturali dello Standard aggiunge le speciali dotazioni della parte elettronica, tipiche anche della chitarra RD Artist, che ne fanno un pro-dotto di altissimo prestigio. Vediamo ad una ad una le caratteristiche principali
di questa dotazione elettronica dell'Artist: |
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Tratto da Music Van 1979 | |
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