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BINSON  EC3
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Marca
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 BINSON - EC3


  
  BINSON   EC3

 EC3 BINSON
  
 Tipo
Effetto: eco a disco magnetico.
  
 Controlli
Controlli: volume registrazione, volume uscita, toni, lunghezza alone, quattro tempi di ritardo: 33 ms, 66 ms, 99 ms, 132 ms, eco, ripetizione multipla, alone.
  
 Contenitore
Contenitore: mobile in legno e metallo con custodia fornibile a parte.
  
 Alimentazione
Alimentazione: rete.

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BINSON ECHOREC EC3

Il nome Echorec risulterà assai familiare a moltissimi lettori, si tratta infatti di una sigla che contraddistingue una lunga serie di apparecchiature che ha incontrato, ed incontra, un grosso favore da parte del pubblico.

Tra i vari modelli disponibili abbiamo pensato di provare l'EC 3, perché, per le sue caratteristiche «medie», ci è sembrato quello in grado di risultare più «appetibile» per la maggior parte del pubblico.

STRUTTURA

L'elemento fondamentale di questo apparecchio è il caratteristico registratore magnetico a tamburo metallico, impiegato per ottenere il ritardo del segnale audio, necessario alla realizzazione degli effetti di eco e di riverbero.

Il tamburo, sul quale viene effettuata la registrazione e la lettura, ha un diametro di circa 12 cm ed è mosso, tramite una puleggia folle di gomma, da un motorino elettrico ad asse verticale.

Attorno alla superficie laterale del tamburo è disposto il sistema di testine (1 registrazione, 4 riproduzione, 1 cancellazione) ed una coppia di pressori in pelle di daino mantenuti a contatto del tamburo mediante un sistema di molle a lamina.

Anche per le testine, la pressione di appoggio sulla superficie metallica è stata ottenuta mediante l'impiego di una sospensione su molle a lamina.

Binson Echorec - Testina

Per una maggiore durata delle testine e del tamburo, sulla superficie esterna di quest'ultimo è necessario rinnovare di tanto in tanto un velo d'olio che, mantenuto e limitato dai pressori di pelle, assolve anche una funzione detergente.

II tipo di sospensione delle testine permette anche la regolazione dell'azimuth, anche se in maniera non molto agevole.

C'è da dire che, vista la non grande ampiezza della banda di risposta in frequenza, con particolare riferimento alla parte delle alte frequenze, a meno di grossolani disallineamenti, non si dovrebbero registrare particolari cambiamenti della risposta, entro un campo abbastanza largo di posizioni dell'azimuth.

A scanso di equivoci, chiariamo che la risposta in frequenza di una apparecchiatura eco (per quanto concerne il solo circuito di ritardo, s'intende!) non deve essere necessariamente molto estesa; infatti l'effetto dell'eco non risulta ugualmente gradevole su tutte le bande di frequenze.

Ad esempio, l'eco applicato ad un basso profondo darebbe luogo solo ad un inutile e fastidioso rimbombo, mentre, sulle frequenze molto elevate, sorgerebbero con grande facilità solo grossi problemi di aumento del rumore di fondo, di possibilità di innesco con effetti pratici positivi non del tutto «paganti».

La qualità della realizzazione richiede, naturalmente, la determinazione del giusto equilibrio tra il segnale diretto (che deve essere, naturalmente, restituito assolutamente inalterato) e la giusta larghezza della banda di risposta del segnale ritardato.

Nel caso dell'Echorec questo equilibrio ci sembra sufficientemente realizzato, anche se non ci troviamo certo di fronte ad uno strumento per sala di registrazione.

Molto importante, da questo punto di vista, ci sembrerebbe l'incremento del rapporto segnale/rumore, da sempre uno dei punti «dolens» di questo tipo di apparecchiature.

CONTROLLI & CONNESSIONI

Sul pannello anteriore, per il quale, sia detto per inciso, avremmo apprezzato un maggiore impegno «stilistico», sono disposti i selettori di ingresso che permettono di inviare, o meno, il segnale presente sui tre diversi ingressi al circuito di ritardo o di lasciarlo passare inalterato.

Sono presenti, inoltre, un controllo del livello di registrazione ed il relativo strumento indicatore a lancetta (non illuminato!), un potenziometro per la regolazione del livello delle sole ripetizioni (il livello del segnale diretto è regolato dal potenziometro di registrazione), uno per la regolazione di tono ed uno per la lunghezza del riverbero (attenuazione della barra di ripetizione)

Due file di pulsanti permettono di collegare le testine di riproduzione sia alla barra d'eco che a quella di ripetizione, in modo da ottenere tutta una varietà di effetti a seconda delle combinazioni impostate sulla tastiera.

Sulla destra i due pulsanti «Swell» e «Repetition»: Il primo invia contemporaneamente in uscita tutte le testine di riproduzione ed attiva la barra di ripetizione; il secondo attiva la sola barra di ripetizione.

Binson Echorec - Interno

Disinserendo entrambi i pulsanti, resta inserita la sola barra d'eco. Sul pannello posteriore sono disponibili i tre ingressi e le tre uscite controllate dal selettore di ingresso, tutti dotati di connessione jack.

Con lo stesso tipo di connettore è realizzato un ingresso «pedale»
per l'inserimento o l'esclusione a distanza dell'effetto.

E' inoltre presente un ingresso/uscita, utilizzabile con l'impiego di un jack «stereo», per il collegamento «in/out» alla barra eco di un mixer.

Sempre sul retro è disposto il connettore per collegamento alla rete luce ed una uscita di tensione supplementare per l'alimentazione di una qualunque altra apparecchiatura.


M.R.


Recensione tratta da: ANNUARIO MUSICALE: STRUMENTI -AMPLIFICAZIONE 1978/79
  
 
 


  
  
 
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