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La maggior parte delle schede tecniche presenti in questo archivio provengono da cataloghi di strumenti musicali del 1977/78.

II distorsore


Probabilmente il primo ad usare questo apparecchio è stato Jeff Beck nel brano "Heart full of soul" verso la metà degli anni '60, quando suonava con gli Yardbirds.

In quel periodo altri grandi chitarristi dello stesso genere musicale iniziarono ad adottarlo, ed i commenti del pubblico non furono inzialmente tra i più lusinghieri.

II distorsore ha invece ottenuto un enorme successo ed oggi è diventato un elemento indispensabile per creare il sound tipico della musica attuale.

Esso produce un segnale ad onda quadra in opposizione ad un altro che è, invece, sinusoidale con il risultato di dare un suono distorto e più sostenuto.

Un altro elemento importante del distorsore è il grado di "saturazione" del suo stadio preamplificatore, che, oltre a determinare ulteriore distorsione, è responsabile del prolungamento del suono (sustain).

In commercio ne esistono svariati tipi, per lo più alimentati a batteria e in contenitori da pavimento adatti a essere manovrati con il piede, o in piccoli contenitori che si infilano nella presa Jack della chitarra e vengono regolati con la mano destra.

I controlli sono generalmente pochi ed essenziali: un deviatore (che nei modelli da pavimento, essendo azionato con il piede, deve essere particolarmente robusto) avente lo scopo di escludere l'effetto qualora serva il suono "pulito", un potenziometro che regola il grado di distorsione (distortion o blend) ed uno per il volume di uscita del segnale.

In quasi tutti i modelli, tranne quelli dotati di interruttore manuale, l'esclusione della batteria avviene automaticamente quando si estraggono i jack dell'apparecchio.

Il distorsore può essere usato per modulare qualunque segnale, ma nella pratica attuale trova più frequente applicazione con la chitarra ed il basso elettrici.

 

 
Il booster


Il rinforzatore di suoni (booster) è un dispositivo che, come dice la definizione stessa, è capace di esaltare la dinamica del segnale in esso introdotto.

Esso può agire su tutta la gamma di frequenze udibili o solamente sulla gamma bassa o acuta. È particolarmente indicato per organo, chitarra e basso.

 
Il wah wah

Il Wah-Wah è, dopo il distorsore, l'effetto più comunemente usato. Consta di un pedale che opportunamente sollevato ed abbassato provoca variazioni di tono del segnale di ingresso, conferendogli il cosiddetto "effetto pianto".

Nella maggior parte dei modelli l'esclusione dell'apparecchio avviene premendo il pedale a fondo corsa, fino a quando non si avverte uno scatto. E molto indicato per organo, chitarra e strumenti a fiato elettrificati.
 
Il phaser


Il rotatore di fase (phasing o phaser) è un dispositivo elettronico che permette di ottenere effetti simili a quelli ottenuti in registrazione ascoltando due nastri identici ma leggermente fuori sincrono.

I controlli più comunemente presenti, oltre al solito commutatore per l'esclusione, sono la regolazione dell'angolo di sfasamento da 0° a 180° (controfase), la miscelazione fra il segnale guida e quello sfasato, la velocità di rotazione ed il volume di uscita del segnale.

Esistono dei modelli (flanger) che permettono anche la regolazione del tempo di salita del suono (attack) e quello di discesa (decay).

Il phaser è molto usato con la voce, con la chitarra e con la batteria, quando questa è amplificata mediante microfoni.

Accanto alle versioni meno costose in contenitore da pavimento o da tavola, ne esistono anche di professionali, molto sofisticate, indicate per gli studi di registrazione, fornite in contenitori rack.

 
 
L'eco


L'effetto eco (echo) è un dispositivo realizzato esclusivamente mediante l'impiego di circuiti elettronici (eco elettronico) o di un registratore magnetico (eco a nastro, a tamburo, ecc.)

Il più comune eco vintage di questo tipo è un registratore-riproduttore con alcune testine di ascolto disposte in successione, per ottenere un effetto di ripetizione del suono, il cui ritardo è regolabile mediante l'introduzione e l'esclusione delle testine stesse e può essere ridotto sino ad ottenere un effetto di solo alone.

I contenitori ed i controlli sono di innumerevoli tipi e migliorano qualitativamente con l'aumentare del prezzo.

L'eco, espressamente creato per le voci, è impiegato però per gli usi più disparati, risultando gradevole con quasi tutti gli strumenti per la sua enorme versatilità.

In alcuni modelli è disponibile un commutatore a pedale per l'esclusione ed inclusione a distanza dell'effetto.

Oltre a questi effetti speciali di più comune impiego, esistono numerosi altri apparecchi, quali unità riverberanti, equalizzatori, soppressori di rumore ed altri, per le cui descrizioni e caratteristiche rimandiamo alle trattazioni specifiche nelle pagine del sito.

 

Per una rapida comprensione dei termini tecnici consultate il:
glossario della chitarra.